Il Ministro della Pubblica Amministrazione e Semplificazione Gianpiero D?Alia interviene riguardo la spinosa questione della stabilizzazione dei lavoratori statali con contratto a termine, un esercito di 350 mila dipendenti pubblici precari per i quali non può esserci una soluzione unica e definitiva.
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L?unica strada possibile per garantire assunzioni stabili rappresentata dai concorsi pubblici e dalla nuova normativa contenuta all?interno del Decreto sulla PA, come precisa il Ministro:
«Una stabilizzazione di massa per tutti i precari della Pa non è nel novero delle cose possibili e sarebbe, in questo momento economico, un grave azzardo per il Paese. L’unica norma del Governo che interviene sui contratti a termine è quella già contenuta nel decreto sulla Pubblica Amministrazione, ora in sede di conversione, che prevede per i precari un percorso concorsuale per l’inserimento negli uffici pubblici, nell’ambito delle risorse già previste per le assunzioni e senza oneri aggiuntivi.»
Più precisamente, fino al 2015 il 50% dei posti nei concorsi pubblici sarà riservato esclusivamente ai dipendenti statali con contratto a termine che abbiano all?attivo almeno tre anni di lavoro presso un ente pubblico negli ultimi cinque anni.
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Lo stesso Decreto sottolinea quella che sarà la linea guida per il reclutamento di nuova forza lavoro nella Pubblica Amministrazione: l?assunzione a tempo indeterminato deve rappresentare la tipologia contrattuale preminente, salvo casi specifici basati su necessità di carattere meramente temporaneo.