Cloud, Sanità digitale e tutela della Privacy

di Teresa Barone

3 Luglio 2013 12:30

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La tutela dei dati personali non è incompatibile con l?uso delle nuove tecnologie: nasce il ?Manuale pratico su protezione dei dati e Cloud Computing nella Sanità?.

L?utilizzo delle soluzioni Cloud è del tutto compatibile con le esigenze della Sanità Digitale, e l?indispensabile tutela della privacy non deve rappresentare un ostacolo.

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Questo è quanto è emerso nel corso della presentazione ufficiale del “Manuale pratico su protezione dei dati e Cloud Computing nella Sanità“, realizzato grazie alla collaborazione fra l’Istituto Italiano per la Privacy, Federsanità-ANCI e Microsoft.

Il Manuale rappresenta un vademecum per le aziende sanitarie e i fornitori di tecnologia in materia di tutela dei dati personali, un diritto che deve essere sempre garantito senza tuttavia limitare i benefici prodotti dall?introduzione delle nuove tecnologie in ambito sanitario, come sottolinea il Presidente dell?Autorità Garante per la protezione dei dati personali Antonello Soro:

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«Le nuove tecnologie esercitano un impatto fondamentale “sull?efficacia e sulla qualità delle cure. È quindi necessario sostenerle e valorizzarle in modo da semplificare le procedure per i cittadini e ottenere un abbassamento complessivo dei costi.»

Il Presidente dell?Istituto italiano per la privacy Luca Bolognini focalizza l?attenzione sui vantaggi del Cloud Computing in termini di efficienza e ottimizzazione dei costi, e sulla necessità di sfatare il mito dell’incompatibilità tra Cloud e privacy nella gestione di dati sensibili, come quelli sanitari.

«Certo, servono cautele e vi sono talune norme che andrebbero riviste in materia di sanità digitale: è paradossale che nel 2013, per esempio, l’acquisizione dei dati dei pazienti in dossier e fascicoli sanitari elettronici debba essere solo facoltativa e subordinata al consenso preliminare degli interessati, quando ormai sappiamo che i documenti nascono digitali e non su carta. Ma tutto questo non significa affatto che il Cloud Computing non possa costituire la migliore soluzione tecnica per la gestione dei dati dei pazienti: anzi, andare sulle nuvole può finalmente rappresentare l’occasione giusta, per molte strutture sanitarie italiane, per fare mente locale e mettersi in regola con gli adempimenti privacy.»

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Elena Bonfiglioli, Direttore Mercato Sanità, Microsoft EMEA, sottolinea infine come il Cloud nella Sanità rappresenti ormai una realtà e come sia perfettamente in linea con gli obiettivi stabiliti dal progetto europeo per il 2020:

«Il Cloud è una realtà imprescindibile per far fronte ai nuovi bisogni sanitari e sociali dei cittadini italiani ed europei. Per questo è fondamentale la collaborazione tra fornitori di tecnologie, di servizi sanitari e le Istituzioni. Questo vademecum è un primo passo concreto e attuabile per dimostrare che il Cloud Computing in Sanità è il presente e non il futuro, per costruire la sanità europea del 2020.»

=> Scarica il Manuale pratico su protezione dei dati e Cloud Computing nella Sanità