Qual è l?impatto economico e normativo del Cloud Computing sulla Pubblica Amministrazione e la giustizia italiana? Se ne è parlato a Roma nel corso del convegno “E-Government e E-Justice attraverso il Cloud Computing?, tenutosi il 9 maggio scorso.
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Un evento finalizzato anche a presentare il progetto di ricerca finanziato dal MIUR con il coordinamento dell’Università Europea di Roma (“La regolamentazione giuridica delle Tecnologie dell?Informazione e della Comunicazione (TIC) quale strumento di potenziamento delle società inclusive, innovative e sicure?), che coinvolge anche gli Atenei di Bologna, Roma Tor Vergata, Napoli Federico II, Seconda di Napoli, Salerno e Benevento.
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Tra le principali tematiche affrontate compare l?analisi dei possibili risparmi derivanti dall?uso delle nuove tecnologie digitali per gestire i rapporti tra PA, cittadini e imprese, e per gestire la burocrazia e l?amministrazione alla base della giustizia locale: si parla, infatti, di una ottimizzazione delle risorse pari a 5,6 miliardi di euro in 5 anni.
Altri vantaggi concernono la razionalizzazione dei tempi di attesa, a vantaggio dei cittadini, compresa la semplificazione delle pratiche amministrative grazie alla possibilità di fruire di ingenti quantità di dati sempre e dovunque.
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Proprio tenendo conto della migrazione delle informazioni verso server remoti, tuttavia, nel corso del convegno sono emerse anche tutte le perplessità relative alla necessità di istituire regole ferree per la tutela delle stesse informazioni.