Stop IMU e Province abolite: le promesse del Governo Letta

di Teresa Barone

30 Aprile 2013 09:15

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Dall?IMU all?aumento dell?IVA fino alle tasse sul lavoro e all?abolizione delle Province: le novità del Governo Letta.

La Camera ha votato la fiducia al Governo guidato dal premier Enrico Letta, che ora attende il si del Senato. Il discorso del neo Presidente del Consiglio anticipa le linee di intervento principali sulla base delle quali agiranno i nuovi Ministri, toccando argomenti molto cari agli italiani come IMU, IVA e organizzazione delle Province, ma anche riduzione delle tasse sul lavoro e taglio delle retribuzioni dei parlamentari.

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Enrico Letta ha infatti annunciato lo stop al pagamento dell?IMU sulla prima casa a partire da giugno, e un no secco arriva anche in merito all?aumento dell?IVA annunciato per il prossimo luglio, a questo punto scongiurato.

«Bisogna superare l?attuale sistema di tassazione della prima casa: intanto con lo stop ai pagamenti di giugno per dare il tempo a Governo e Parlamento di elaborare insieme e applicare rapidamente una riforma complessiva che dia ossigeno alle famiglie, soprattutto quelle meno abbienti.»

Meno austerity quindi, ma senza dimenticare la linea dura adottata dal Governo uscente in materia di lotta all?evasione fiscale, e le decisioni prese per quanto riguarda l?abolizione delle Province.

Sarà anche introdotto un reddito minimo per famiglie bisognose, mentre sparirà il finanziamento pubblico ai partiti.

«Il sistema va rivoluzionato, partendo dalla abolizione della legge in vigore. Allo stesso tempo è però importante attuare quella democrazia interna ai partiti prevista dalla Costituzione. Serve una riforma che avvicini cittadini alle istituzioni con principi di democrazia governante, la possibilità di superare il bicameralismo paritario e evitare ingorghi come quello appena sperimentato.»

=> Vedi la mappa dell?accorpamento delle Province

Novità in arrivo anche per quanto concerne i tanto discussi tagli agli stipendi dei parlamentari, necessari – secondo Letta – per ridare credibilità alla politica e rinnovare i principi di decenza e sobrietà.