L?Inps detta le regole per la richiesta dei voucher concessi alle madri lavoratrici per pagare il nido o coprire i costi del servizio di baby sitting: con la circolare pubblicata il 28 marzo 2013, infatti, l?Istituto informa sulle modalità di erogazione dei bonus secondo quanto previsto dalla legge n. 92 del 28 giugno 2012.
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Introdotti in via sperimentale per il triennio 2013 – 2015, i voucher sono erogati a favore delle lavoratrici dipendenti e di quelle iscritte alla gestione separata in alternativa al congedo parentale: si tratta di bonus del valore di 300 euro mensili concessi per un massimo di sei mesi (il contributo può essere richiesto anche se la lavoratrice ha già usufruito in parte del congedo parentale).
«L?importo del contributo è di 300 euro mensili. È erogato per un periodo massimo di sei mesi, divisibile solo per frazioni mensili intere, in alternativa alla fruizione del congedo parentale, comportando conseguentemente la rinuncia dello stesso da parte della lavoratrice. Si precisa che per frazione mensile deve intendersi un mese continuativo di congedo che potrà essere collocato a piacere, singolarmente o in successione, purché nell?ambito degli undici mesi successivi al termine del periodo di congedo di maternità. Ne consegue che se la lavoratrice, a titolo esemplificativo, ha usufruito di quattro mesi e un giorno di congedo parentale, potrà accedere al beneficio per un solo mese, residuandole 29 giorni da utilizzare come congedo parentale. Allo stesso modo il beneficio, una volta richiesto, potrà essere interrotto solo al compimento di una frazione mensile così come sopra definita.»
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L?inps comunica che i voucher devono essere ritirati personalmente dalla madre lavoratrice presso la sede provinciale Inps territorialmente competente, mentre la domanda per accedere al contributo deve essere inviata in modalità telematica all?Istituto.
Sarà poi l?Inps a redigere la graduatoria delle lavoratrici ammesse ai contributi per ciascuno degli anni previsti dal decreto.