Ridurre le vacanze scolastiche estive facendole durare solo un mese: questa è una delle proposte contenute nella bozza della Riforma del Mercato del Lavoro in fase di studio da parte della lista Monti, un documento che anticipa alcune possibili novità che stanno suscitando numerose polemiche.
Tagliare le vacanze estive avrebbe la finalità di agevolare i genitori lavoratori, come ribadito dal Premier uscente, ma questa possibile riforma del calendario scolastico ha dato origine alle proteste immediate dei sindacati del settore, nonostante da parte di Mario Sechi, candidato e responsabile della campagna elettorale di Scelta Civica, sia giunta la rassicurazione che la Riforma del Lavoro (che sarà presentata a breve) non conterrà alcun taglio delle vacanze scolastiche.
Nella bozza si legge così:
«Va ipotizzata una riforma del calendario scolastico in modo da limitare ad un mese le vacanze estive, sulla base della partecipazione volontaria delle famiglie. Questa misura non vuole andare ad aggravare il lavoro degli insegnanti, ma modernizzare un sistema che penalizza i genitori lavoratori. Le attività sportive, di recupero, alternative e per la comunità possono trovare più spazio se la scuola rimane aperta per 11 mesi l’anno, incoraggiando ogni istituto ad essere autonomo nella scelta dell’impiego per il tempo in più.»
Dura la reazione del segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna, come anche del segretario generale del comparto all?interno della Cisl, Francesco Scrima:
«Tra le urgenze della scuola ci sia quella di intervenire sulle vacanze.»