Per il 17 dicembre è fissata la scadenza per il versamento del saldo IMU, e questa data sarà probabilmente ricordata anche per l?ingente mole di lavoro che graverà sulle spalle dei Centri di Assistenza Fiscale (Caf), delle banche e degli uffici postali.
Con un gettito stimato fino a 15 miliardi di euro, esclusi i 9 miliardi versati con l?acconto di giugno, l?IMU potrebbe portare un incasso complessivo di circa 24 miliardi di euro. Sono cifre esose alle quali si aggiungono i numeri relativi alla spesa prevista per i contribuenti, stando alle stime della Cgil: se è vero che in numerosi casi il saldo dell?imposta costerà agli italiani fino al doppio dell?acconto, non bisogna infatti dimenticare che a lievitare sono anche i costi totali di un?abitazione tra IMU e rincari delle bollette, tanto da superare il 40% del reddito complessivo di un nucleo familiare.
Secondo Confedilizia, la confederazione dei proprietari di casa, sono tanti gli italiani che hanno dovuto dare fondo ai loro risparmi per poter versare l?intera tassa sulle abitazioni:
«Per le case affittate è la generalità dei proprietari che è ricorsa ai risparmi passati, dato l’azzeramento dei redditi da locazione e dal mancato pagamento dei canoni a causa della crisi. Occorre che l’IMU sia il tema centrale della prossima campagna elettorale.»
Come correre ai ripari in caso di mancato versamento del saldo entro il 17 dicembre? Sarà possibile pagare l?imposta anche nei giorni successivi con una mini-sanzione. Con il ravvedimento operoso, infatti, la mora è pari allo 0,2% per ogni giorno di ritardo fino ai primi 14 giorni, mentre dal 15/o giorno di ritardo fino al 30/o la sanzione sale fino al 3% più gli interessi legali.