Nei prossimi sei mesi saranno attuati i tagli al pubblico impiego annunciati con la spending review: sono 6mila i dipendenti pubblici in esubero, stando almeno alle valutazioni compiute dal Dipartimento della Funzione Pubblica, che ha tuttavia determinato un numero minore rispetto alle 11mila eccedenze stimate lo scorso luglio.
I tagli al pubblico impiego saranno spalmati nei vari comparti della Pubblica Amministrazione, e riguarderanno per il 20% il personale degli uffici dirigenziali, mentre per il 10% i funzionari e gli impiegati.
Per quanto concerne i Ministeri e gli Enti di Ricerca, stando alle valutazioni attuali gli esuberi ammontano rispettivamente a 3100, più 58 dirigenti, e 140. Per l?80% dei dipendenti pubblici attivi in questo ambito saranno tuttavia promossi incentivi volti a favorire il prepensionamento o il pensionamento vero e proprio, e solo per la restante percentuale si parlerà di mobilità collettiva.
Più grigia appare, invece, la situazione dei lavoratori INPS e INAIL: per quest?ultimo ente previdenziale, infatti, gli esuberi sono circa 900, mentre per l?INPS si parla di 2000 soggetti prossimi al pensionamento anticipato o alla mobilità. Un?altra possibile soluzione è il trasferimento volontario.