Il Consiglio dei Ministri ha approvato la bozza della Legge di Stabilità 2013 e sono numerose le novità che toccano da vicino i cittadini e i dipendenti della Pubblica Amministrazione: a tal proposito, il Governo ha chiarito che non sono previsti slittamenti in merito all’alleggerimento delle agevolazioni fiscali al 2013, quindi le normative relative alla retroattività dei tagli delle detrazioni e delle deduzioni fiscali decorreranno dal periodo di imposta al 31 dicembre 2012.
Tra i temi caldi affrontati dalla Legge di Stabilità compare l?aumento dell?Iva, previsto a partire da giugno 2013 con un incremento dal 10% all?11% e dal 21% al 22%. Viene ridotta, invece, l?aliquota Irpef sul primo e sul secondo scaglione, con il passaggio dal 23% al 22% e dal 27% al 26%. Nessuna detrazione o deduzione è applicabile ai redditi che non superano i 15mila euro, mentre oltre questo limite sono ridotte le due aliquote e sono applicati i tagli alle agevolazioni fiscali.
Per quanto concerne il pubblico impiego, la Legge di Stabilità conferma il blocco dei contratti dei lavoratori statali fino al 2014, mentre importanti novità erano previste inizialmente in materia di permessi di lavoro gestiti dalla legge 104: piena retribuzione nei tre giorni di permesso mensili assicurata solo nel caso in cui il lavoratore ne faccia richiesta per esigenze personali o per curare coniuge o figli, mentre nel caso di altri familiari l?importo percepito si riduce del 50% (il testo definitivo della legge sembra tuttavia cancellare questa regola, pertanto è probabile che la legge 104 rimanga invariata).
Per gli insegnanti, invece, la Legge introduce un incremento delle ore lavorative settimanali che passano da 18 a 24, senza aumento di stipendio ma con un guadagno di due settimane di ferie in più.
Per quanto riguarda i lavoratori esodati, nasce un fondo apposito che mette a disposizione di questa categoria in attesa del trattamento pensionistico circa 100 milioni di euro. A essere ridotti, invece, sono i fondi per i Patronati.
La nuova Tobin Tax, invece, introduce l’applicazione di un prelievo di 0,05% sulle compravendite di azioni e strumenti partecipativi anche al di fuori dello Stato: si tratta di una tassa che potrebbe portare alle casse dello Stato un gettito pari a 1,088 miliardi l’anno già dal 2013.
In materia di Spending Review, invece, il testo di legge cita le voci di spesa maggiormente coinvolte dai tagli della spesa pubblica, che riguardano la riorganizzazione della rete di illuminazione pubblica, il trasporto pubblico, l?Università, l?acquisto di beni e servizi non sanitari, le consulenze per l?informatica, la gestione degli immobili dello Stato.