Backup e protezione dati nel Comune di La Spezia

di Teresa Barone

21 Settembre 2012 14:00

logo PMI+ logo PMI+
Proteggere i dati e garantirne il recupero in caso di incidente: il Comune di La Spezia ha scelto due soluzioni proposte da CA Technologies per raggiungere gli obiettivi in modo economicamente sostenibile.

Il Comune di La Spezia è uno dei più innovativi in materia di digitalizzazione e impiego dei documenti elettronici: con un raggio d?azione che si estende su una città di 95mila abitanti, l?amministrazione locale ha dato priorità assoluta alla protezione dei dati e delle attività essenziali, al fine di evitare qualsiasi tipo di disservizio e garantire la continuità dei servizi a favore dei cittadini.

Una sfida non da poco per il Comune ligure, che si caratterizza per l?uso particolarmente avanzato di strumenti IT a favore della progressiva eliminazione dei documenti cartacei. Basti pensare alla ricca quantità di servizi online a disposizione dei cittadini, inerenti sia la gestione dei documenti anagrafici sia la richiesta di certificati e permessi di varia tipologia.

Per gestire al meglio sia le banche dati sia le applicazioni create per semplificare i rapporti con la popolazione, il Comune spezzino ha scelto di affidarsi alle soluzioni proposte da CA Technologies (leader nella produzione di software per la gestione dei sistemi cloud), finalizzate a garantire un efficace backup delle informazioni digitali e un veloce intervento di recupero dati in caso di necessità. La continuità dei servizi e l?alta disponibilità dei dati critici rappresentano infatti due esigenze primarie per un?amministrazione basata prevalentemente sull?informatizzazione dei servizi.

Entrando più nel dettaglio delle caratteristiche funzionali, il Comune si appoggia su una infrastruttura IT che comprende 25 server fisici e 600 client, e che rende pertanto indispensabile la corretta conservazione dei dati garantendone la disponibilità, come sottolinea il direttore dei servizi informativi Giorgio Pellitteri:

«La perdita dei dati ci impedirebbe di fornire servizi ai cittadini e alle imprese. Anche il nostro processo decisionale interno verrebbe bloccato.»