Brutte notizie per le famiglie italiane che dovranno affrontare a breve il ritorno a scuola dei propri figli: l?inizio del nuovo anno scolastico porterà con se un sensibile aumento delle spese necessarie per l?acquisto dei libri, tanto che 8 genitori su dieci ammettono di temere l?ennesima stangata. Ma cosa cambierebbe se tutti gli istituti si indirizzassero verso la scuola digitale? Quanto si potrebbe risparmiare?
Un sondaggio promosso da Libreriamo parla chiaro in materia di caro libri, mettendo in evidenza come il 43% delle famiglie tema di dover sborsare molto denaro per l?acquisto dei libri di testo cartacei, e come per il 24% degli intervistati il nocciolo della questione risieda nell?incapacità del Ministero dell?Istruzione di mettere in atto politiche volte a favorire il calo del tetto di spesa in materia di testi scolastici.
Secondo quanto emerge dall?inchiesta di Libreriamo, tuttavia, un buon 43% degli esperti in materia sostiene che la diffusione su vasta scala dei principi su cui si basa la scuola digitale potrebbe portare a una effettiva riduzione delle spese sostenute annualmente dalle famiglie per la didattica scolastica, ma c?è anche un 32% che mostra scetticismo affermando che i testi cartacei sono insostituibili proprio perché l?apprendimento degli studenti non può prescindere da questi.
All?interno di questo complesso quadro si inserisce l?esempio della Regione Lombardia, che rappresenta per il momento un caso quasi isolato in Italia. Grazie al progetto Generazione Web, infatti 280 scuole superiori locali sperimenteranno l?uso di tablet, notebook e lavagne digitali al posto del materiale cartaceo. Un bando sostenuto attraverso 8,7 milioni di euro stanziati complessivamente dal Ministero e dalla Regione consentirà alle famiglie di limitare le spese per i libri, come ha affermato l?assessore alla Scuola del Comune di Milano Valentina Aprea:
«Per le famiglie la spesa per i libri si riduce del 30 per cento. È la prima esperienza in Italia di questo genere: un primo passo per avvicinarci il più possibile all?obiettivo zero carta nelle scuole, voluto anche dal ministro dell?Istruzione Francesco Profumo».