Dalla Corte Costituzionale arriva il no definitivo all?introduzione dei nuovi ticket sanitari previsti a partire dal 2014 e basati sul decreto “Tremonti? (legge 111/2011). Preso atto della dichiarazione di incostituzionalità sancita con la sentenza 197/2012, il Ministro della Sanità Renato Balduzzi ha rilanciato la proposta di istituire una franchigia in base al reddito in sostituzione dei ticket, un nuovo sistema di pagamento che garantirebbe maggiore equità e trasparenza.
Nel corso di un’audizione in Commissione d’Inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale in Senato, infatti, il Ministro della Sanità ha messo in evidenza i vantaggi dell?introduzione di una franchigia sanitaria a partire proprio dal 2014: la franchigia consisterebbe in un importo annuo da versare per le prestazioni sanitarie e stabilito a priori in base al reddito, che andrebbe a sostituire completamente i ticket sanitari e che fisserebbe una soglia massima oltre la quale il contribuente potrebbe usufruire di servizi gratuiti.
«La manovra del luglio 2011 ha previsto che a partire dal 1 gennaio 2014 vi siano ticket aggiuntivi per 2 miliardi. Ho sempre pensato che questo profilo della manovra avesse aspetti particolarmente problematici. Me ne sono convinto dopo l’esperienza del ticket da 10 euro per la ricetta specialistica, proposto, rimasto sospeso e applicato a partire dal secondo semestre del 2011, che ammontava a 834 milioni. L’applicazione di questo strumento è stata molto difficile, mi sono chiesto se non ci fossero strade alternative per migliorare le caratteristiche di equità, omogeneità e trasparenza per la compartecipazione della spesa sanitaria. Ho quindi proposto di avviare una discussione sulla possibilità di individuare sistemi alternativi nella consapevolezza che sembra difficile avere per altra via saldi finanziari da poter evitare questa incidenza di 2 miliardi.»
Da parte dello stesso Ministro, tuttavia, arrivano anche alcune considerazioni riguardo i punti nei quali la franchigia è destinata a fare acqua, prima di tutto in merito alla creazione di una tessera sanitaria innovativa o di uno speciale chip contenente tutti i dati dei contribuenti. Potrebbe inoltre essere difficile verificare con esattezza l?utilizzo della franchigia in modo corretto e onesto, limitando ed evitando qualsiasi abuso.