La scadenza della prima rata dell?Imu si avvicina e cresce l?ansia di coloro che non hanno ancora provveduto a calcolare l?importo della nuova tassa sugli immobili, che ha sostituito la vecchia Ici.
Entro il 18 giugno dovrà essere versata la prima rata dell’Imu, per un importo pari a 1/3 del totale se si opta per il pagamento in tre tranche, mentre la seconda rata dovrà essere inviata entro il 17 settembre (1/3 del totale), e la terza si salderà entro il 17 dicembre con il conguaglio finale. Se si sceglie di pagare l?Imu in due rate, invece, le scadenze sono rispettivamente il 18 giugno e il 17 dicembre, ognuna caratterizzata dal versamento del 50% dell?importo totale.
Come calcolare l?Imu da versare?
Esistono diversi siti Web che mettono a disposizione servizi di calcolo gratuiti per verificare l?importo esatto della tassa, tuttavia è bene affidarsi ai portali ufficiali dei vari Comuni italiani tenendo conto delle aliquote applicate localmente, e delle eventuali detrazioni.
Facendo una panoramica delle principali città italiane, per chi vive a Roma il portale del Comune offre un servizio di calcolo dell?Imu che dovrà basarsi sull?aliquota per la prima casa pari allo 0,5%, e 1,06% sugli altri immobili (link).
Per quanto riguarda Milano, per la prima casa l’aliquota è quella minima prevista dalla legge, pari allo 0,4%, mentre per le seconde case e gli immobili commerciali l’aliquota è di 1,06%. Per i fabbricati rurali strumentali l’aliquota è dello 0,2%. (link).
A Bologna e a Firenze l?aliquota è del 4 per mille sulla prima casa e pari a 10,6 per mille sugli altri immobili (link Bologna – link Firenze).
Napoli prevede un?aliquota per la prima casa del 4 per mille, mentre per gli altri fabbricati ed immobili si sale al 7,6 per mille, e per i fabbricati rurali si scende fino al 2 per mille (link).
A Torino l’aliquota sulla prima casa è fissata al 5.75 per mille, per le seconde case al 10.6 per mille. Sono previsti sconti per gli alloggi Atc (6.0 per mille), locazioni convenzionate (7.6 per mille), usi gratuiti per parenti in primo grado (7.6 per mille), aree fabbricabili (9.6 per mille) (link).
Genova, infine, ha fissato per la prima rata le aliquote base scelte dallo Stato, 4 per mille prima casa, altri fabbricati ed immobili 7,6 per mille, fabbricati rurali 2 per mille (link).