Novità in arrivo per quanto riguarda la tassa sui rifiuti, che subirà un aumento a partire dal 2013 e che graverà sulle tasche dei proprietari di immobili, già pesantemente colpiti dal fisco e chiamati a versare la nuova Imu.
Il decreto Salva-Italia, invece, contiene una modifica che tocca da vicino la tassa sui rifiuti, che prevede un aumento di 30 centesimi a metro quadrato previsto per chiunque possieda, o occupi, un qualsiasi locale o un?area scoperta. Ma non solo. I Comuni potranno anche decidere di portare l?aumento fino a 40 centesimi per metro quadrato.
Una tassa che sarà calcolata sulla base di criteri ancora da definire, e che porterà, secondo le stime, a un gettito di un miliardo di euro l?anno, contro i 3,4 miliardi di euro che arriveranno invece dal pagamento dell?Imu sulla prima casa.
«Scatterà dal 2013 l?addizionale sui servizi comunali introdotta un po? in sordina con il decreto Salva-Italia: si tratta in pratica di un?appendice della nuova tassa sui rifiuti. Il tributo, dovuto da chiunque possieda, occupi o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte» si comporrà di una tariffa calcolata sulla base di qualità e quantità dei rifiuti (con criteri ancora da specificare) e di una maggiorazione di 30 centesimi a metro quadrato, che i sindaci potranno aumentare fino a 40, per i servizi indivisibili dei Comuni».
Per gli italiani sarebbe l?ennesimo balzello, tuttavia non si tratta certo dell?ultima novità in campo fiscale a svantaggio dei contribuenti, basti pensare alla stima elaborata dalla Cgia di Mestre, che tenendo conto delle misure introdotte dal Governo Monti, compreso appunto il decreto Salva-Italia, annuncia circa 87 miliardi di tasse in più nei prossimi tre anni.