Entro giugno saranno operative le normative contenute nel decreto DigItalia, un pacchetto di iniziative – tra cui il potenziamento della banda larga e dell?e-commerce – volto a ridurre il digital divide che rappresenta per la nazione un ritardo notevole in materia di cultura Web, accesso a Internet e informatizzazione.
Il Ministro Corrado Passera ha infatti annunciato i punti cardine del decreto, illustrando anche le preoccupanti cifre della penisola: in 4 famiglie su 10 non è attiva alcuna linea per collegarsi alla Rete fissa, e il 39% degli italiani non ha mai navigato neanche in modalità mobile.
Gli obiettivi dell?Agenda Digitale e della cabina di regia operativa dallo scorso febbraio, riguardano appunto la creazione di progetti e strutture finalizzate a favorire l?accesso al Web, anche al fine di allinearsi con quelli che sono gli schemi della UE e previsti dall’Agenda Digitale Europea: entro il 2013 tutti i paesi membri dovranno garantire ai cittadini l?accesso al basic broadband, vale a dire le modalità di connessione base, mentre entro la fine del 2020 la velocità di navigazione dovrà essere portata fino a 30Mbps, con picchi fino a 100 Mbps almeno nella metà della popolazione.
Il piano per ridurre il gap digitale prevede in primis i rafforzamento delle infrastrutture: il gruppo “Infrastrutture e sicurezza? della cabina di regia sta infatti mettendo in atto soluzioni per trovare i fondi necessari per potenziare e completare la realizzazione della banda larga nelle regioni del Nord Italia, mentre il Sud potrà usufruire di un plafond esistente.
Il Governo Monti ha tuttavia creato diversi gruppi di lavoro, ciascuno competente in materia di e-Commerce (sarà sviluppato il servizio di pagamento online nelle imprese e anche da parte dei cittadini), e-Government, Alfabetizzazione Informatica, Ricerca e investimenti, Smart Communities.