Gli italiani si preparino: le buste paga di marzo saranno alleggerite, da Nord a Sud, a causa dell?arrivo di nuove tasse locali e dei rincari che coinvolgono in varia misura tutte le Regioni della penisola: tra le addizionali Irpef, l?Irap locale, i tributi minori e l?aumento delle spese relative al consumo di luce e gas, le famiglie italiane dovranno sborsare diverse centinaia di euro in più.
Partendo proprio dalle addizionali, nella busta paga di marzo sarà detratto il valore corrispondente al conguaglio dell’aumento delle addizionali regionali Irpef 2011, secondo quanto deciso dal decreto Salva Italia del Governo Monti, ma anche l?acconto pari al 30% delle addizionali comunali Irpef.
Sebbene la maggior parte dei Comuni italiani non abbia ancora provveduto ad approvare il bilancio del 2012, oltre 300 amministrazioni hanno già varato gli aumenti: secondo una stima effettuata da Uil servizio politiche territoriali, solo per le imposte comunali ciascuna famiglia dovrà sborsare fino a 177 euro in più, mentre a causa degli aumenti a livello regionale è previsto un rincaro medio che potrà arrivare anche a 370 euro per nucleo familiare.
Ad aumentare sarà anche la Tarsu, l?imposta sui servizi pubblici comunali e sui rifiuti che dal 2013 si chiamerà Tares, come anche l?Irap locale per le imprese, che subirà rincari nonostante la possibilità di avvalersi delle detrazioni previste per le assunzioni gi donne e giovani lavoratori. Il Governo Monti ha anche sbloccato altre imposte minori che varieranno da regione a regione, come il bollo auto, la tassa per il diritto allo studio, l?addizionale per il consumo del gas (Arisgam), le tasse per l?abilitazione professionale e anche la tassa provinciale per l’occupazione del suolo pubblico (Tosap).
Per l?Imu, invece, bisognerà aspettare fino al 16 giungo, data in cui sarà necessario versare la prima rata.