Nuovo Fisco: dal 2014 sconti a redditi bassi e famiglie

di Teresa Barone

22 Febbraio 2012 11:30

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Alcune delle novità annunciate dal dl fiscale e introdotte dal 2014: sgravi fiscali per famiglie a basso reddito, più controlli contro gli evasori e cessazione Partite Iva inattive.

Sarà esaminata il prossimo venerdì in Consiglio dei Ministri la bozza del dl fiscale che annuncia importanti cambiamenti per il 2014: molte le nuove misure inserite, tra le quali il calo delle tasse, la destinazione delle entrate derivanti della lotta all’evasione a sostegno dei redditi più bassi, e l’incremento delle detrazioni fiscali per i familiari a carico.

Il dl fiscale, infatti, prevede il potenziamento delle risorse economiche statali grazie all?avio di una politica di lotta all?evasione più serrata, che consentirà di avviare iniziative di sostegno delle quali potranno beneficiare i soggetti con redditi bassi. Nel testo si legge:

«Le maggiori entrate derivanti negli anni 2012 e 2013 dalle disposizioni di cui al presente decreto in materia di contrasto all’evasione sono riassegnate per essere destinate a misure, anche non strutturali, di sostegno del reddito di soggetti appartenenti alle fasce di reddito più basse.»

Un pacchetto di agevolazioni che nascerà, in primis, dall?introduzione di nuove normative e strumentazioni in grado di individuare e sanzionare gli evasori. Saranno attivate, ad esempio, le liste selettive degli evasori, veri e propri libri neri nei quali compariranno i nominativi dei contribuenti che sono soliti evadere il fisco, come affermato nella bozza:

«L’Agenzia delle Entrate elabora, nell’ambito della propria attività di pianificazione degli accertamenti, liste selettive di contribuenti, i quali siano stati ripetutamente segnalati in forma non anonima all’Agenzia stessa o al Corpo della Guardia di Finanza in ordine alla violazione dell’obbligo di emissione della ricevuta fiscale o dello scontrino fiscale, ovvero del documento certificativo dei corrispettivi.»

Novità anche per quanto riguarda i titolari di Partita Iva: l?articolo 9 del dl fiscale prevede, infatti, che siano cessate d?ufficio le Partite Iva inattive.

«L’Agenzia delle Entrate, sulla base dei dati e degli elementi in possesso dell’Anagrafe tributaria, individua i soggetti titolari di Partita Iva che, pur obbligati, non abbiano presentato la dichiarazione di cessazione di attività e comunica agli stessi che provvederà alla cessazione d’ufficio della Partita Iva.»