Milano, il censimento dei talenti

di Alessia Valentini

30 Novembre 2011 16:15

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E' partita l'iniziativa Welcome Talent, con cui il Comune di Milano promuove un censimento dei talenti emigrati all'estero per studio o lavoro. I moduli online. Obiettivo: bloccare la fuga di cervelli.

A chi pensa che sia inutile “chiudere il recinto quando i buoi sono già fuggiti” il Comune di Milano risponde con un censimento!! Ovviamente non parliamo di buoi, a cui comunque è doveroso un certo rispetto, ma passateci la citazione, per parlare di persone talentuose e dotate, i cosiddetti cervelli, o talenti che dir si voglia, che sono emigrati fuori dall’Italia per studiare, lavorare nell’ambito della ricerca e non, perché nel nostro paese non hanno trovato spazi adeguati. E che, magari, successivamente sono tornati.

Il progetto Welcome Talent inaugurato lo scorso 21 ottobre è promosso dal Comune di Milano e prevede iniziative concrete per non disperdere “risorse” importanti che è “interessante coinvolgere nello sviluppo di Milano”. Lo spiega l’assessore al Lavoro Cristina Tajani aggiungendo che «questo è il primo progetto concreto di una serie di iniziative dedicate a chi ha voluto o dovuto prestare il proprio talento all’estero temporaneamente o per sempre».

L’obiettivo del censimento dei talenti, che parte simultaneamente al censimento ISTAT 2011, è quello di conoscere, capire cosa fanno e come vivono gli italiani all’estero, ma anche aprire un confronto che permetta di comprendere le principali motivazioni di giovani e adulti che ogni anno lasciano il nostro paese rispettivamente per studio o lavoro.

Per il futuro queste informazioni potranno essere utilizzate per calibrare meglio le politiche che incentivano la circolazione dei talenti, o per rafforzare le eventuali interazioni con coloro che vogliono comunque contribuire alla crescita o al miglioramento italiano pur continuando a vivere all’estero.

I censimenti sono due distinti: il primo riguarda gli italiani all’estero, il secondo invece è dedicato a chi è tornato a vivere nel nostro Paese. Le domande seguono in entrambi i caso uno schema comune: la prima sezione è dedicata alla caratterizzazione della persona e poi segue la parte orientata alla descrizione dell’attività lavorativa e ai motivi che hanno spinto a intraprenderla fuori dall’Italia.

Tante le domande sulle difficoltà in patria o all’estero sia in relazione all’ambientamento, sia alle questioni economiche. Importante lo spazio dedicato ai suggerimenti per accogliere anche proposte che favoriscano il rientro o limitino la partenza. Come dire: è vero i buoi sono fuggiti ma magari se riapriamo il cancello, sistemiamo la stalla e gli garantiamo da mangiare, tornano e non se ne vanno più!