Il Museo del riciclo ha da tempo dimostrato come i Raee, ovvero i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, possano diventare arte. In occasione di Ecomondo, la tradizionale manifestazione della green economy alla Fiera di Rimini, il Museo del riciclo si trasforma da spazio virtuale a luogo fisico, visitabile, con uno stand che ospita una mostra d’eccezione: le opere realizzate con i Raee dai carcerati di Forlì e Bologna.
Il progetto Raee in carcere, partito nel 2005 all’interno di un’iniziativa comunitaria finanziata dalla regione Emilia Romagna con il Fondo Sociale Europeo, ha il preciso scopo di fornire un’opportunità di lavoro e di reinserimento sociale ai detenuti delle carceri di Bologna, Forlì e Ferrara. Nelle case circondariali sono stati organizzati laboratori, gestiti dalle cooperative sociali Gulliver e IT2, all’interno dei quali sono nate le opere esposte in questi giorni a Ecomondo (la fiera si è aperta ieri e prosegue fino a sabato 12 novembre). Il laboratorio di Forlì, di cui è partner Ecolight (che organizza Economondo) funziona dal 2009, ha impegnato sei persone detenute, di cui tre assunte, e ha lavorato circa 3mila tonnellate di Raee.
Allo stand del Museo del riciclo si possono così ammirare una giostra, un pesce, un settimino, interamente realizzati dai detenuti usando i rifiuti elettronici. Il progetto Raee in carcere, sottolinea Walter Camarda, presidente di Ecolight, è «un’iniziativa importante sotto il profilo sociale e ambientale». Quanto al Museo del Riciclo, «dopo la positiva esperienza dell’anno scorso, in occasione di Ecomondo si trasforma da portale web a spazio concreto da visitare. E si apre la tema del sociale».
Lo stand espone anche altre opere, come le installazioni presentate all’ultima edizione del concorso internazionale di pittura e design “Rifiuti in cerca d’autore”. Tra queste, “Mediterraeneo” di Paolo Nicodemo, vincitrice del premio Ecolight quale miglior opera fatta con i rifiuti elettronici, ma anche “Tree of Life” di Davide Lazzarini, “Lampadoro” della statunitense Giorgia Smith e “Compostuter” di Giulia Conti e Leda Sacchetti. E ci sono anche opere come “Electronic flower”, “Social Network: comunicare, emozionarsi”, “Calma apparente” e “Deva di bambù” che Olga Marciano e Giuseppe Gorga hanno realizzato appositamente per il Museo del Riciclo in occasione di Ecomondo 2011.
Questa è la quindicesima edizione della fiera della green economy. Partecipano oltre 1200 imprese, si attendono 65mila operatori da tutto il mondo. Ecomondo, che si svolge contemporaneamente a Key Energy, fiera internazionale per l’energia e la mobilità sostenibile, e Cooperambiente, fiera dell’offerta cooperativa di energia e servizi per l’ambiente, si svolge sotto il patrocinio di Presidenza del Consiglio, ministero dello Sviluppo Economico e ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.