L’iPad a scuola, negli Usa è realtà

di Stefano Pierini

19 Settembre 2011 10:00

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Oltreoceano l'iPad viene utilizzato in diversi progetti, in università e nei servizi all'infanzia. A Yale lo regalano agli studenti di medicina, nel Maine lo usano all'asilo.

Probabilmente tutti gli studenti italiani che, rispondendo a una recente indagine effettuata all’inizio dell’anno scolastico, hanno espresso il desiderio di avere l’iPad come strumento didattico moriranno d’invidia. Perchè negli Stati Uniti liPad in classe è una realtà, anche in università. In generale negli Usa sono due i settori in cui in quest’ultimo periodo l’iPad ha trovato un impiego a valenza educativa e sociale: l’istruzione, appunto (in particolare l’educazione dei bambini e l’università) e la sanità.

Del resto ormai l’Ipad, l’Ipad2 e tutto quello che si svilupperà intorno a questo strumento di comunicazione, ruota intorno alle potenzialità e alle possibili tipologie di fruitori. Alcuni commenti critici hanno valutato come il tablet sia particolarmente funzionale in merito alla velocità, alla comodità e alla semplicità di utilizzo, sostenendo come sia nato per fruire di contenuti multimediali e non per crearli.

Ebbene, vediamo come lo stanno usando negli Usa. Partiamo dall’Università di Yale, ente  privato, con sede a New Haven nel Connecticut, fra le più prestigiose e antiche (è nata nel 1701) d’America. Nella Facoltà  di Medicina hanno pensato di regalare ad ogni studente un Ipad 2, diverso in funzione dell’anno di iscrizione. O meglio, per tutti il tablet è l’iPad 2 a 64 GB con connessione wi-fi e 3G, ma agli allievi del primo-secondo anno viene preinstallato il curriculum della professione medica, mentre per quelli del 3 e 4 anno saranno inserite le specifiche informazioni accademiche sugli studi prescelti.

Una scelta che mediaticamente ha fatto il giro del mondo (si pensi alle condizioni di studio e frequenza nelle nostre sedi universitarie) e che si basa sul valore anticipatorio che l’ICT può avere nella cura, preventiva e diagnostica, dell’uso della telemedicina.

La qualità delle immagini, l’interattività con altri studenti, le ricerche bibliografiche e il positivo impatto ecologico nel risparmiare enormi quantità di carta, hanno creato grandi aspettative per questa inusuale dotazione e donazione universitaria.

L’iPad potrà inoltre accompagnare gli studenti nelle visite ospedaliere per analizzare i dati fisiologici dei pazienti ed essendo materia in cui la privacy è d’obbligo, il tablet è stato realizzato con la possibilità di rimuovere tutti i dati raccolti in caso di smarrimento.

L’altra sperimentazione ha sicuramente un minor impatto professionale ma determina accesi dibattiti in ambito educativo e sociale: l’impiego dell’Ipad negli asili. Fa per esempio molto discutere l’esempio dello stato del Maine, ai confini con il Canada, nella zona nord-orientale degli Usa, pochi abitanti (meno di 1,5 milioni).

Qui, è stato presentato un progetto per cui in 300 scuole materne le insegnanti potranno utilizzare l’Ipad per far imparare l’alfabeto, la matematica e l’arte del disegno, oltre alla percezione dei suoni tramite canzoni, musiche, ecc..

Nativi digitali: mai termine è stato più appropriato ma, oltre al costo (200.000 dollari) proponibile solo in determinati contesti, siamo proprio sicuri che il touchscreen sia più formativo della mano della maestra?