Il progetto Jade e il distretto della domotica nelle Marche

di Stefano Pierini

22 Luglio 2011 09:30

logo PMI+ logo PMI+
Finanziato dal 7 programma Quadro di R&S il progetto alimenta nella Regione Marche la ricerca per uno sviluppo della qualità della vita indipendente dell'anziano, all'interno di una politica socio-sanitaria innovativa e assistita tecnologicamente.

Le Marche hanno il primato della longevità in campo femminile, infatti l’aspettativa di vita è pari a 85,5 anni. Ciò può indurre a molte considerazioni positive: un’alta qualità della vita della popolazione, un’elevata efficienza dei servizi socio-sanitari, un modello di sviluppo che ha creato un benessere psico-fisico durevole.

Ma ad essi e soprattutto in un periodo di crisi finanziaria internazionale, si contrappongono invece le pressanti problematiche di mantenimento della qualità e capillarità dei servizi socio-sanitari.

L’interesse per rendere il più possibile interattivo l’anziano, è un obiettivo strategico nelle politiche dei vari soggetti istituzionali e scientifici della Regione, come abbiamo visto in precenti articoli, anche con l’utilizzo di fondi comunitari.

L’evolversi anche dei contesti familiari dove alla tradizionale famiglia si sta sostituendo delle semplici aggregazioni micro familiari che non riescono ad offrire la tradizionale tramandazione di assistenza padre-figlio-padre, richiedono lo sviluppo di prassi assistenziali innovative e compatibili con le risorse economiche.

La Regione Marche ha già dal 2007 delineato un’evoluzione tecnologica a favore della vita indipendente dell’anziano assistita dalle tecnologie, che si è recentemente concretizzata attraverso il lancio del distretto tecnologico “i-LIVE” – Marche Region cluster on  ambient intelligence tecnologie for independent Living and Eco-sustainability –  specializzato in soluzioni intelligenti per una vita  indipendente ed eco-sostenibile dell’anziano.

Su tale strategia nascono le potenzialità tecnologiche collaterali: il teleconsulto, la telemedicina, il monitoraggio domestico, nei territori, ricchi precedentemente di know-how manifatturiero. Il tutto può essere tradotto con l’acronimo “i-Live”, Marche Region cluster on  ambient intelligence tecnologie for independent Living and Eco-sustainability.

Le potenzialità della tecnologia assistita per il benessere può inoltre migliorare la vita dell’anziano anche in luoghi diversi dalla propria abitazione, come ad esempio nei luoghi di vacanza, dotati di sistemi di monitoraggio e in collaborazione con centri di telemedicina.