Manovra economica, la liberalizzazione del collocamento

di Stefano Gorla

11 Luglio 2011 09:30

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Il D.L. 6/7/2011 n. 98, pubblicato sulla G.U. n.155 del 6/7/2011, concernente "Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria", ha riformato il collocamento assegnando anche alle scuole superiori la mediazione tra domanda e offerta di lavoro

L’art. 29 della manovra economica 2011, intitolato “Liberalizzazione del collocamento e dei servizi“, riscrive il testo dell’art. 6 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, noto come “Legge Biagi“.

Il punto a) del comma 1 introduce una novità interessante e che suscita anche qualche perplessità per la sua pratica attuazione, autorizzando allo svolgimento delle attività di intermediazione:

“gli istituti di scuola secondaria di secondo grado, statali e paritari, a condizione che rendano pubblici e gratuitamente accessibili sui relativi siti istituzionali i curricula dei propri studenti all’ultimo anno di corso e fino ad almeno dodici mesi successivi alla data del conseguimento del titolo di studio”.

Si tratta di un ampliamento delle opportunità di accesso al mercato del lavoro per i giovani che si trovano alla conclusione del loro percorso di studi secondario e che non hanno ancora le capacità per orientarsi nella ricerca di un’occupazione.

Sorgono tuttavia alcune perplessità per l’attuazione di quanto disposto dalla nuova normativa in considerazione di quanto segue:

  • esistono ancora delle scuole che sono sprovviste di un sito istituzionale;
  • occorre la disponibilità di un personale di segreteria preposto all’inserimento dei CV online, già decurtato di 14.166 unità a partire dal 1 settembre 2011
  • è necessaria l’assolvimento delle ulteriori incombenze, previste dal comma 3, di “interconnessione alla borsa continua nazionale del lavoro per il tramite del portale clic lavoro, nonché il rilascio alle regioni e al Ministero del lavoro e delle politiche sociali di ogni informazione utile relativa al monitoraggio dei fabbisogni professionali e al buon funzionamento del mercato del lavoro“.