Gli studenti italiani giunti all’esame di maturità hanno concluso nella giornata di ieri la terza prova, che con un po’ di respiro ha chiuso il ciclo degli scritti iniziato la scorsa settimana.
In generale la terza prova rappresenta uno scoglio, almeno psicologicamente, più difficile da superare. L’opinione per il 47% dei giovani maturandi è che il “quiz” del lunedì mattina sia “più difficile delle altre prove“, mentre il 29% lo reputa “difficile come le altre” e il 12% “più facile perchè nel corso dell’anno si sono svolte le simulazioni”.
Numeri che evidenziano una preoccupazione maggiore degli studenti, che tuttavia anche quest’anno hanno potuto usufruire di particolari favori da parte dei loro professori.
Anche quest’anno infatti la metà degli intervistati ha dichiarato di conoscere in anticipo le materie contenute nel testo della terza prova, magari per qualche indiscrezione trapelata dai prof. Ma c’è di più, perchè uno studente su dieci dichiara addirittura di aver avuto in antemprima alcune domande dell’esame.
Commissioni troppo indulgenti ed una maggiore probabilità di diffusione delle domande dovuta al fatto che la terza prova, a differenza delle altre, viene redatta dalla commissione interna. Una condizione di disuguaglianza tra gli studenti stessi, perchè ovviamente conoscere le materie e le domande in anticipo facilita non poco l’esame
In ogni caso, conclusa la terza prova, i quasi 500 mila studenti dovranno confrontarsi con gli orali, che chiuderanno definitivamente i giochi. Al colloquio orale la normativa assegna 30 punti, con la sufficienza che si ottiene a quota 20.
Il resto del punteggio è quello ottenuto attraverso le tre prove scritte, che possono valere fino a 45 punti, e con il credito maturato negli ultimi tre anni per un massimo di 25 punti.
Nel caso in cui l’esame fosse andato particolarmente bene, con almeno 70 punti nelle prove e almeno 15 punti di credito, la commissione ha a disposizone fino a 5 punti di bonus, per raggiungere l’obiettivo masssimo, ovvero quello dei 100 punti con la lode.