Introduzione al SISTRI
Il Sistema di controllo della Tracciabilità dei Rifiuti SISTRI, è stato presentato a Gennaio 2010 dal Ministro Prestigiacomo anche se è stato istituito fin dal 2009. Gli obiettivi principali dell’informatizzazione dell’intera filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale e dei rifiuti urbani per la Regione Campania, possono essere riassunti in 4 punti:
1. mezzo di semplificazione alla gestione documentale e burocratica dei rifiuti;
2. aumento della trasparenza dei processi;
3. lotta alla criminalità organizzata nell’ambito dei crimini ambientali di gestione fraudolenta dei rifiuti speciali (ecomafia);
4. facilitazione del controllo degli enti statali preposti.
La gestione del sistema è stata affidata al Comando dei Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente, ma tutto il sistema sarà interconnesso con l’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali per fornire i dati relativi al trasporto dei rifiuti e con Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale-ISPRA, per fornire, attraverso il catasto telematico, i dati sulla produzione e la gestione dei rifiuti anche alle Agenzie Regionali di Protezione dell’Ambiente e alle competenti autonomie locali. Infine il sistema dovrà interfacciarsi con i sistemi informativi della Guardia Costiera e delle imprese ferroviarie per garantire al la tracciabilità dei rifiuti speciali anche nei trasporti marittimi e ferroviari.
Il Sistri prevede per le aziende che producono rifiuti, o che a vario tiolo li trattano (trasportano, distruggono, recuperano ecc. ecc) con l’entrata in vigore del nuovo sistema, l’iscrizione al sito del Sistri, il pagamento di un costo di attivazione variabile per soggetto interessato, e la registrazione via internet tramite una penna usb del movimento dei rifiuti.