Siete milanesi ma non siete mai entrati alla Pinacoteca di Brera, oppure abitate a Firenze e non avete mai visitato la Galleria degli Uffizi? Ebbene, questa è l’occasione giusta: da sabato scorso in Italia è iniziata la Settimana della cultura, che proseguirà fino a domenica, 17 aprile. In tutto il paese musei, palazzi storici, archivi, biblioteche statali, siti archeologici, sono aperti gratuitamente.
E ancora, oltre 2500 appuntamenti fra mostre, convegni, aperture straordinarie, laboratori didattici, visite guidate e concerti, per la tredicesima edizione dell’evento che quest’anno è dedicato in particolar modo ai 150 anni dell’unità d’Italia.
Un paese che, come sottolinea il ministro dei Beni Culturali Giancarlo Galan «è il frutto della millenaria stratificazione delle numerose civiltà che si sono sviluppate sul suo territorio», che hanno plasmato il paesaggio e i centri abitati, hanno «avuto un ruolo determinante nel forgiare il nostro essere italiani» e hanno arricchito «il nostro patrimonio artistico con opere e strutture civili e religiose».
Dunque, «la settimana della cultura è un’ottima occasione per tutti i cittadini di riappropriarsi di questo patrimonio, visitando musei, siti archeologici e monumenti e riscoprendo, nel 150esimo dell’Unità d’Italia, il senso profondo della propria appartenenza alla comunità nazionale». Sul sito del ministero è disponibile il calendario degli eventi regione per regione: dimore storiche aperte al pubblico, magari con iniziative di accoglienza dedicate alle famiglie con bambini, eventi che uniscono il patrimonio artistico alle tradizoni gastronomiche, convegni e conferenze dedicati ai protagonisti della storia e della cultura italiana.
Qualche esempio? A Milano si può visitare la mostra “Hayez nella Milano di Manzoni e Verdi” alla Pinacoteca di Brera. A Roma si può segnalare il “Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina”, dove documenti storici, opere d’arte, materiali multimediali e didattici rievocano la storia, i luoghi e i personaggi del Risorgimento oppure, fra le visite guidate, quella fra i monumenti archeologici collocati lungo le strade percorse dai Bersaglieri, dall’ingresso in città da ponte Nomentano, attraverso i quartieri Nomentano e Salario, fino alle Mura aureliane e a Porta Pia.
A Firenze si può scegliere la mostra su “L’italianità negli studi dei Georgofili”, all’Accademia dei Georgofili dedicata all’importanza che questa istituzione culturale ha avuto nella formazione dell’idea di unità e indipendenza nazionale. In Piemonte, fra Torino, Moncalieri, Racconigi, Agliè e l’astigiano castelli storici e residenze sabaude aprono i battenti, proponendo iniziative che uniscono le tradizioni storiche a quelle enogastronomiche. In Veneto ingresso gratuito a Villa Contarini (PIazzola sul Brenta) e Castello Cini (Monselice).