Il presidente della provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai e l’AD di Telecom Italia Franco Bernabé hanno firmato una accordo d’intesa informale per un progetto molto ambizioso: lo switch off della rete in rame. Dopo lo spegnimento della tv analogica, tutt’ora in atto, che si completerà nel 2012, per la prima volta si parla dello “spegnimento” di un’infrastruttura la cui sostituzione con la fibra ottica darà nuovo slancio all’innovazione, aprendo anche numerose porte ad applicazioni prima improponibili.
L’accordo prevede, nei tre mesi preliminari all’avvio del progetto vero e proprio, la costituzione di una società a capitale misto con l’obiettivo di chiudere prima di tutto il digital divide del territorio. La Provincia apporterà una capitalizzazione di 60 milioni di euro mentre Telecom conferirà alla società Trentino Ngn «asset di analogo valore che – ha sottolineato Bernabé – saranno oggetto di stima di un advisor indipendente».
«La maggioranza di Trentino Ngn, (51%) e la governance rimarranno alla Provincia», ha confermato il dirigente all’Innovazione Sergio Bettotti spiegando il progetto. Il valore complessivo dell’operazione – che ha l’ambizioso obiettivo di coprire il 100% del territorio in fibra – é stato stimato in 400-410 milioni di euro, anche se l’accordo con Telecom riguarda solo il 60% delle unità abitative della provincia autonoma di Trento, l’area considerata più profittevole.
«Sarà il business plan – ha spiegato Bettotti – a stabilire quali saranno le dimensioni dell’impegno». Se il progetto andasse in porto, così come è stato pensato, sarebbe il primo in Europa con l’obiettivo dello switch off del rame. Indipendentemente dall’esito degli accordi, la Provincia di Trento godrà, entro la fine del 2012, di una copertura totale, a 20 megabit (Adsl 2 plus) sia della popolazione che del territorio.
«Dal punto di vista finanziario – ha spiegato Bernabè – l’investimento immediato per l’Adsl 2 plus prevede 160 milioni di euro di investimenti per coprire 217 comuni».
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