La dotazione a carico del bilancio dello Stato italiano ha iniziato a ridimensionarsi. Il Segretariato generale della Presidenza della Repubblica, preso atto della riduzione della spesa nell’arco dei quattro anni passati, si è pertanto impegnato a restituire complessivamente al ministero dell?economia e delle finanze, nel corso del triennio 2011-2013, la somma di 15.048.000 euro, pari al 6,6% della dotazione.
Lo si legge nella nota di bilancio sul sito del Quirinale che, si apprende, rinuncerà per un consistente arco di tempo all’adeguamento della dotazione, riportandola sostanzialmente al livello del 2008.
Tali risultati sono stati resi possibili dalla progressiva entrata a regime delle misure di contenimento della spesa, di razionalizzazione delle strutture amministrative e di revisione delle procedure contabili di controllo e programmazione adottate dal Segretariato generale a partire dall’inizio del settennato su impulso del Presidente della Repubblica.
Anche le spese per il personale complessivamente a disposizione dell’amministrazione si sono ridotte rispetto alla fine del 2006 di ben 374 unità (144 per il personale di ruolo, 5 per il personale comandato e a contratto e 225 per il personale distaccato), di cui 72 nel corso del 2010.
In diminuzione perfino la spesa per beni e servizi, pari a 22,8 milioni di euro (9,3% della spesa totale): una flessione di 1,1 milione di euro rispetto alla corrispondente previsione del bilancio 2008, che però risulta stabile se confrontata con la previsione per il 2010.
A crescere, invece, sarà solo la spesa pensionistica che, come è noto, per gli organi costituzionali rimane a carico dei rispettivi bilanci ed è caratterizzata per sua natura da elevata rigidità. L’aumento previsto è di 3,8 milioni nell’arco dell’anno (37,8 per cento della spesa complessiva).
Sui ricorrenti confronti con le Amministrazioni di altri Capi di Stato, nonostante tutto ancora più oculate, la nota invita a riflettere, nuovamente, circa la diversità sia delle funzioni sia dei criteri contabili di imputazione delle spese, con particolare riguardo proprio a quelle pensionistiche.