Sono nove i punti evidenziati dal ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta, nel corso della conferenza stampa di presentazione del rapporto e-Gov Italia 2010. Si tratta dei cardini su cui è stata incentrata l’azione del governo in materia di innovazione tecnologica. Durante l’incontro con i giornalisti, sono emersi tanto gli obiettivi raggiunti quanto le criticità attualmente in essere del sistema di “governo elettronico”.
Nell’ordine, il ministro Brunetta ha parlato del rapporto dei cittadini con la PA; della sanità digitale; della scuola e dell’università informatizzata; della giustizia digitale; dell’infomobilità; dei servizi online alle imprese e per il lavoro; delle banche dati pubbliche; delle dotazioni tecnologiche, delle reti e dei servizi infrastrutturali della PA; ed infine della copertura infrastrutturale a banda larga del Paese.
Secondo il rapporto, negli ultimi due anni sono stati fatti passi in avanti significativi nel senso dell’efficienza e della digitalizzazione della pubblica amministrazione. «Risultati straordinari – ha sottolineato il ministro – a cui farà seguito, oggi, l’approvazione del nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD)».
Tale disposizione non è altro che il quadro legislativo entro cui dovrà, in futuro, attuarsi la digitalizzazione dell’azione amministrativa. Un corpo organico di norme che sancisce veri e propri diritti dei cittadini e delle imprese in materia di uso dell’Ict nelle comunicazioni con le amministrazioni.
Questa riforma nasce dalla convinzione che la digitalizzazione dell’azione amministrativa sia una vera e propria funzione di governo, imperniata sui principi di effettività e risparmio. In coerenza con il piano di e-Gov 2012, l’orizzonte temporale dell’intervento è il 2012. Il decreto legislativo sarà immediatamente efficace e avvierà un processo che consentirà di avere nei prossimi due anni un’amministrazione ancor più digitale e sburocratizzata.