«Meglio essere appassionati delle belle ragazze che gay», così Silvio Berlusconi ha scherzato sul “caso Ruby“, intervenendo all?inaugurazione di Eicma, il 68esimo Salone internazionale del ciclo e motociclo al polo fieristico di Rho.
Le parole sono immediatamente rimbalzate sui forum e sui siti a tematica gay, viaggiando anche sulle bacheche di Facebook dei principali esponenti del movimento omosessuale italiano. I commenti sono quelli di persone indignate e offese, che chiedono alle associazioni di intervenire, e di non limitarsi alle pubbliche dichiarazioni.
L’associazione Radicale “Certi Diritti” ha già in programma una protesta davanti a Palazzo Chigi, mentre il presidente di Sinistra Ecologia e Libertà (SEL) Nichi Vendola sta preparando un videomessaggio con il quale rispondere alle parole di disprezzo del premier nei confronti degli omosessuali.
Sul sito nichivendola.it, in attesa che venga pubblicata la videolettera del governatore della Puglia, è apparso un post dal titolo “Il teatro della virilità“. Vendola è lapidario con il premier: «il tempo delle barzellette è finito», si legge nel sito, e ancora: «quella che tu spacci per galanteria spesso si rivela come molestia, le barzellette razziste sono una minuscola enciclopedia dell?imbecillità».
Poi conclude: «se un tuo figlio, un tuo amico, un tuo ministro fosse gay e non avesse il coraggio di confessartelo, pensa a quanta gratuita sofferenza gli staresti infliggendo. Tu sei l?uomo più potente d?Italia, dovresti persino sentire l?assillo e l?onere di essere un esempio per il nostro popolo, una guida politica e morale».
E infine:«Signor Presidente del Consiglio, le ragazze e i ragazzi nel nostro Paese non vogliono fuggire né prostituirsi, vogliono una finestra aperta sul proprio futuro. Le tue dimissioni possono dare coraggio all?Italia migliore. Cordialmente, tuo Nichi Vendola».