«Le farmacie online vanno viste come un’estensione di quelle territoriali. È chiaro che vanno stabilite regole precise e sistemi di controllo ad hoc, ma non si può pensare di tenere internet fuori da questo comparto». Sono le parole del ministro della Salute Ferruccio Fazio, intervenuto oggi in una trasmissione radiofonica della Rai.
«L’idea – ha spiegato Fazio – è quella di mettere ordine in questo settore inserendo rigidi paletti e garanzie precise». Purtroppo, come ha sottolineato lo stesso ministro, attualmente il 90 per cento dei farmaci acquistabili online sono contraffatti. In alcuni casi si tratta di medicinali dove non è presente nemmeno il principio attivo.
Intanto l’Agenzia italiana del farmaco si è dichiarata “prontissima” ad un eventuale avvio dei progetti. Il direttore generale dell’Agenzia, Guido Rasi, è infatti convinto che la regolamentazione vada fatta indipendentemente dal canale di vendita, nonostante Federfarma difenda il ruolo di garanzia delle Farmacie.
Dall’Europa sono giunte pressioni in merito da tempo, ma l’Italia si è sempre arroccata su posizioni oltranziste che non avevano mai posto l’ipotesi in discussione. «La nostra era una posizione di chiusura, ora stiamo valutando una posizione più moderna, di apertura alla vendita online per quei farmaci che non sono prescrivibili», aveva dichiarato giorni fa il ministro della Salute.
Fazio ha quindi chiarito che l?Italia non intende liberalizzare la vendita di farmaci online in modo indiscriminato, ma avviare un progetto di riorganizzazione e implementazione del ruolo delle farmacie come presidi socio-sanitari. La vendita inoltre riguarderà, almeno in una prima fase, solo i medicinali senza obbligo di prescrizione.