L’idea l’ha avuta Oliviero Toscani e ricorda molto da vicino i temi trattati nel libro di Vittorio Sgarbi “Un paese sfigurato”, dove il critico d’arte passa in rassegna tutta una serie di casi di paesaggi italiani deturpati dal cemento.
Il progetto è quello di chiamare a raccolta la popolazione per mostrare quanto ancora si stia facendo di male al nostro paesaggio. Insieme al Fondo per l’ambiente italiano (Fai) e al direttore della Normale di Pisa, Salvatore Settis, il fotografo Toscani ha creato su Internet Nuovopaesaggioitaliano.it, un dominio che possa fare da centro di raccolta per tutti i contributi inviati dagli utenti che sposano l’iniziativa.
Il progetto ambisce ad una sorta di archivio multimediale che poi diventerà esposizione collettiva in costante aggiornamento. «È un bollettino di guerra, stiamo facendo a pezzi il paesaggio – ha commentato Settis – su questo non c’é distinzione di destra o sinistra, le sciagure che stanno colpendo il paesaggio accadono per colpa di amministrazioni di ogni colore».
Eppure esiste il cosiddetto “codice del paesaggio“, ma si scopre che è una legge sempre violata. Ci sono le iniziative lanciate dalla stessa Fai, come “I luoghi del Cuore”, che invita ogni anno gli italiani a segnalare un monumento o un posto da salvare, ma sono gocce nel mare.
Vittorio Sgarbi ha ovviamente dato tutto il suo sostegno all’iniziativa e ha parlato di pericolo imminente per il paesaggio italiano già sofferente per la proliferazione di pale eoliche e pannelli fotovoltaici. «Gli agricoltori – ha detto il critico d’arte – stanno sempre più trasformando i campi in pannelli per ottenere i fondi comunitari, mentre l’Unione europea dovrebbe tornare a dare i soldi all’agricoltura».