L’Istituto Regionale della Vite e del Vino (IRVV) non ha dubbi: web e vino è il binomio vincente dell’enogastronomia siciliana. Sul nuovo numero di Vitevinonews, il magazine dell’istituto, si scopre infatti che il rapporto tra cantine siciliane e rete è davvero idilliaco.
L’IRVV, istituito con la legge 18 luglio 1950 numero 64, è un ente dotato di personalità giuridica sotto la vigilanza dell’Assessorato dell’agricoltura e delle foreste e dell’Assessorato dell’industria e del commercio. Il magazine Vitevinonews è online dal 2008 e porta la testimonianza di una scommessa vinta dal vino siciliano che ha “imparato a parlare” le lingue grazie al web.
I confini dell’isola sono diventati quelli di Internet, dove il pubblico degli amanti del vino parla principalmente l’inglese, il tedesco e in misura minore anche lo spagnolo. In Sicilia le cantine che scelgono la rete come terreno delle politiche di marketing, sono più di 200 sulle oltre 500 imbottigliatrici.
L?ultima sfida online, per i produttori siciliani, è ora quella di Facebook dove l?interazione quotidiana con i clienti e con gli “amici” è d?obbligo. All?indomani del Vinitaly 2010, edizione più che mai tecnologica e web-oriented, con un portale realizzato ad hoc per i dispositivi mobili e un’agenda online personalizzata dove poter memorizzare gli appuntamenti legati all’evento, c’è chi ha pensato ad un approccio ancora più diretto: il blog.
Uno dei pionieri è stato senz’altro il blog delle Cantine Rallo, online da pochissimi mesi, dedicato alla valorizzazione di quello che, secondo il parere dei proprietari, rappresenta il buono che la Sicilia esporta nel mondo. Ciò che ne valorizza il nome non appena superato lo “stretto”.
Anche Google conferma la tendenza a cercare online il vino. Da gennaio 2010, ad esempio, la parola “vino” è la più cliccata del glossario enologico. Il numero di ricerche globale ammonta a 165mila click. A seguire, la parola “cantina” con più di 40mila click. I “vini siciliani”, da soli, contano 5mila e 400 ricerche.