«L?Autorità non aspira a diventare lo sceriffo di Internet, come qualcuno ha paventato, né questo sarebbe semplicemente possibile, ma è necessario affrontare in maniera organica ed efficace il tema del diritto d?autore sulle reti di comunicazione elettronica». Sono le parole del presidente AgCom, Corrado Calabrò, alla presentazione dell’indagine sul fenomeno della violazione del diritto d’autore sul Web, ieri presso l’Università Luiss Guido Carli.
Pur apprezzando la scelta del Governo di recepire la direttiva comunitaria sui servizi media audiovisivi, Calabrò ha però ribadito la necessità di una riflessione legislativa autonoma da parte dell’Italia.
Nel suo dossier, l’AgCom fotografa lo stato dell’arte di un insieme di norme sempre più sulla difensiva: dalle misure di contrasto all?impatto economico della pirateria audiovisiva alle forme di protezione già esistenti.
La tutela del copyright è fondamentale – ha spiegato Calabro – perché «l?utilizzazione gratuita della Rete consentita da grossi motori di ricerca non solo sottrae introiti legittimi agli autori di contenuti e agli operatori di telecomunicazioni, ma scoraggia altresì i forti investimenti che sarebbero necessari per sostituire il rame con la fibra».
Si può capire – ha proseguito il presidente AgCom – la perplessità degli operatori TLC di fronte alla prospettiva che le accresciute potenzialità della Rete vengano sfruttate dagli utenti dei motori di ricerca, indirizzati verso siti web da cui scaricare gratuitamente prodotti video.
Insomma, se l’Unione Europea ha appena approvato un pacchetto di direttive comunitarie sulle Comunicazioni Elettroniche che definiscono il diritto di accesso ad Internet un “principio fondamentale”, molto resta ancora da fare sul fronte della protezione degli autori e del loro diritto a un’equa remunerazione.
La proposta dall’AgCom è quella di trovare un punto di equilibrio e, nel suo dossier, oltre a fotografare la situazione attuale, propone alcune iniziative per limitare la diffusione della Pirateria audiovisiva in Rete, a cominciare da una campagna informativa per rendere gli utenti più consapevoli.
Inoltre, ed è per questo che qualcuno ha utilizzato l’appellativo di “sceriffo di Internet”, l’AgCom ha ipotizzato la ridefinizione dell’accordo di collaborazione con la SIAE affinché l’autorità abbia competenza esclusiva su tutte le violazioni del diritto d?autore.