Didamatica, il convegno sulle tecnologie per la didattica

di Lorenzo Gennari

21 Aprile 2010 14:00

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Apre oggi Didamatica, il convegno sulle tecnologie per la didattica organizzato con le tre università di Roma: Sapienza, Tor Vergata e Roma Tre. Partecipa anche il ministero dell'Istruzione

Da oggi e fino al 23 aprile, a Roma, si terrà la ventiquattresima edizione di Didamatica, il convegno promosso annualmente dall’Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico (Aica), dedicato ad approfondire il quadro delle ricerche, degli sviluppi innovativi e delle esperienze in atto nel settore dell’informatica applicata alla didattica.

Il convegno si svolgerà presso il dipartimento di informatica dell’università la Sapienza ed è organizzato in collaborazione con le tre università capitoline e la partecipazione del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR).

Al centro dell’attenzione ci sarà il metodo e non più soltanto la tecnologia. In quest’ottica, i partecipanti al convegno vedranno gli strumenti informatici come mezzi per raggiungere obiettivi di apprendimento o di formazione che non sarebbero altrimenti raggiungibili attraverso i sistemi classici.

In particolare verranno analizzate le piattaforme dei social network per la didattica, nuova frontiera dell’insegnamento e, più in generale, gli strumenti offerti dal web 2.0. Il programma dei tre giorni prevede inoltre testimonianze dirette di alcune significative esperienze Ict nelle scuole.

Rodolfo Zich, presidente di Aica, è sicuro che «la scuola del futuro sarà una scuola di nativi digitali, che vivono la tecnologia come un elemento naturale e quotidiano dell’esistenza e vi sono immersi fin dai primi anni di vita».

«Questi giovani – conclude Zich – abituati a forme di interazione, informazione e apprendimento legate al web, alle reti sociali, alla collaborazione online, devono incontrare nella scuola un ambiente in cui i saperi tradizionali siano trasmessi in modalità nuove, in cui la tecnologia non sia un fine bensì un mezzo».