Molte pubbliche amministrazioni risultano non aver ancora pubblicato sul proprio sito Internet e sull’indice delle Pubbliche Amministrazioni gli indirizzi di Posta elettronica certificata.
È quello che emerge da un controllo effettuato dal ministero sull’attivazione o meno delle Pec da parte di tutte le PA italiane. Il codice dell’amministrazione digitale (decreto legislativo n. 82 del 7 marzo 2005), infatti, prevede non solo che tutte le Pubbliche Amministrazioni istituiscano una casella di posta elettronica certificata per ogni registro di protocollo, ma anche l’obbligo di pubblicare gli indirizzi nell’indice online (indicepa.gov.it), tenendolo aggiornato.
Il mancato assolvimento degli obblighi relativi alla Pec, secondo la riforma Brunetta, influirà negativamente ai fini della valutazione della performance individuale e organizzativa per la corresponsione della retribuzione di risultato ai dirigenti degli uffici preposti.
A poter dormire sonni tranquilli sono solo sette regioni su 20. Più diligenti le province (62 con almeno una Pec e 47 senza Pec). I migliori sono stati i comuni capoluogo (71 dotati di Pec e 46 senza).
Ieri è stata inviata, in formato digitale, a tutte le amministrazioni, la seconda circolare sulla Pec (circolare n.2/2010/DDI) con la quale il ministro Brunetta ha ricordato nuovamente gli adempimenti relativi alla posta elettronica certificata.
Nell?ambito dell?iniziativa “Linea Amica“, è stato infine messo a disposizione un servizio di assistenza (numero verde 800.254.009) per facilitare l?attivazione e la pubblicazione degli indirizzi di Pec da parte delle singole amministrazioni che attualmente sono in ritardo rispetto agli obblighi di legge.