Il gruppo pro-eutanasia Exit International ha avviato un programma di seminari di informatica, nelle maggiori città australiane, per insegnare agli anziani come aggirare il filtro di Internet che il governo si prepara ad imporre sui siti che si occupano di questa pratica.
Exit sta elaborando un programma di studio che sia il più semplice e chiaro possibile, nonostante si abbia a che fare con termini criptici come “proxy server” e “network virtuali”. Al di là dello scopo delle lezioni di informatica, l’eventuale successo dell’iniziativa dimostrerebbe come, attraverso un metodo d’insegnamento adeguato, sia possibile andare oltre la semplice alfabetizzazione informatica degli anziani.
Intanto, il ministro delle comunicazioni australiano, Stephen Conroy è pronto a dare il via all’applicazione, su tutto il territorio nazionale, dei filtri che impediscono l’accesso ai siti dedicati all’eutanasia e al suicidio assistito. L’intervento fa parte di una campagna per la censura su Internet della pedopornografia e di altre attività illegali nel continente.
Gli anziani, in pratica, dovranno imparare a “fingersi” navigatori provenienti da altri paesi oppure dovranno capire il funzionamento dei server dei nomi di dominio (DNS), per poi cambiare le impostazioni del proprio PC.
Per quanto possa sembrare complicato, è più difficile a dirsi che a farsi, assicura il medico e attivista pro-eutanasia Philip Nitschke, fondatore di Exit. A Perth c’è già stato un primo incontro dove si è potuto fare un bilancio tra i prenotati per il corso.
«Solo pochi sono malati allo stadio terminale – ha precisato Nitschke – la maggior parte sono anziani ma non gravemente malati, che si avvicinano ad un punto in cui potrebbero desiderare di mettere fine alla vita in modo pacifico. Vogliono avere qualcosa nell’armadietto nel caso che le cose peggiorino, vogliono avere quella opzione».