«Nel Lazio serve una operazione di verità e trasparenza, le candidature dei direttori generali delle strutture pubbliche, per esempio, vanno rese note attraverso Internet».
Sono le parole di Emma Bonino, candidata alla presidenza della Regione Lazio, impegnata oggi nell’inaugurazione del suo comitato elettorale a Roma. Per il futuro, l’ex commissario dell’Unione europea, ha indicato una strada che punta alla trasparenza, attraverso il “rendiconto totale” su Internet. Una prassi che – ha spiegato – dovrebbe riguardare un governatore di Regione come un ministro.
La trasparenza è «un programma di governo e un modo di essere, di vivere la politica». Per questo Emma Bonino ha inaugurato “Open Party“, ovvero la sua campagna online durante la quale la candidata vorrebbe interagire in diretta con gli utenti collegati al sito www.boninopannella.it.
Sempre dal web, la Bonino ha lanciato l’appello contro il “manifesto selvaggio”. Dalla video chat, fedele alle storiche battaglie radicali contro l’affissione abusiva, propone di attaccare i manifesti elettorali, come avviene in altri Paesi europei, ad esempio sulle finestre delle abitazioni o sui finestrini delle automobili.
«Non voglio affissioni abusive – dice – non ci devono essere assolutamente e rivolgo un invito pressante sia agli amici della coalizione che all?altro schieramento, di avere rispetto per la città. Mi piacerebbe – aggiunge – una sorta di assunzione da cittadino consapevole che esprime una sua scelta, ad esempio mettendo i manifesti sulle proprie finestre, dicendo “io voto cosi”. Io – conclude – metterò il mio manifesto sulla mia finestra».