Con due milioni e mezzo di ricevitori venduti ogni mese tra tv di nuova generazione e decoder e una platea di oltre il 60 per cento delle famiglie italiane, il digitale terrestre doppia la tv satellitare in termini di consumo.
A fornire i dati è la newsletter Digita di gennaio, scaricabile online dal sito dell’associazione DGTVi (formata da Rai, Mediaset, Telecom Italia Media, Federazione Radio Televisioni, Dfree, Aeranti-Corallo). Il risultato va poi considerato in un contesto di switch off non ancora portato a compimento.
Tra maggio e dicembre, infatti, abbracceranno il digitale terrestre altri 23 milioni di italiani (portando la digitalizzazione al 70 per cento della popolazione) distribuiti in 6 regioni: Piemonte orientale, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Liguria.
Il digitale terrestre si consolida dunque come prima piattaforma di accesso alla tv digitale. Sono 6,6 milioni le nuove famiglie acquisite dalla piattaforma in un anno, quasi un raddoppio sul totale di 13,8 milioni. Segue il satellite (8,7 milioni di famiglie) e l?Iptv (590.000).
DGTVi insieme all’istituto e-Media, allo Studio Frasi, con la collaborazione dei principali istituti di ricerca del settore, Makno e GFK, ha raccolto, in questi mesi, analisi e dati circa il consumo, la vendita degli apparati e gli ascolti, senza che mancasse, nei vari aggiornamenti, un approfondimento sulle criticità non ancora superate della transizione al digitale.
Nella newsletter di chiusura dell’anno, ad esempio, sono state messe in risalto le difficoltà incontrate anche all’estero nel processo di switch off. La popolazione italiana non è risultata immune alle problematiche comuni individuate dall’associazione. Attualmente, infatti, i principali disagi del lato utente, sono legati al livello di informazione (date, azioni necessarie all’adeguamento, accesso ai sussidi), alla dotazione domestica, all’adeguamento dell’impianto di ricezione e, forse il più comune dei problemi, la sintonizzazione dei canali.