In occasione della commemorazione, in Campidoglio, dei cento anni dalla consegna del premio Nobel per la Fisica a Guglielmo Marconi, il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola ha confermato l?intenzione del Governo di stanziare i fondi per la banda larga, con ogni probabilità «a inizio anno».
La prima reazione al sostanziale “stop and go” per gli 800 milioni da destinare alle infrastrutture di rete del paese, è quella del capogruppo del Pd in commissione Trasporti e Telecomunicazioni alla Camera, Michele Meta, che ha commentato: «Si tratta di un?inspiegabile retromarcia e di uno schiaffo al Parlamento che il primo dicembre ha approvato una risoluzione, sottoscritta da tutti gli esponenti dei gruppi parlamentari, con la quale si chiedeva al Governo di sbloccare nella prima seduta utile del Cipe i fondi congelati per lo sviluppo della banda larga.
Con l?annuncio di oggi si contraddice, di fatto, la volontà delle forze politiche di creare le condizioni per favorire lo sviluppo delle reti di nuova generazione». Non è dello stesso avviso il ministro Scajola che, sempre a margine del convegno dedicato a Guglielmo Marconi, aggiunge: «Dobbiamo impegnarci per stanziamenti pubblici per la banda larga, perchè crediamo che il mercato continuerà a costruire reti efficienti, ma solo dove l’investimento è remunerativo. Dove non lo è, deve essere aiutato dall’intervento pubblico».
La convergenza di vedute sulla necessità del rinnovo dell’infrastruttura di rete non impedisce però una sostanziale “presa di tempo” da parte del ministro che, sul percorso per l’abbattimento del digital divide, dice che sarà, ancora una volta, «graduale».