Con 510 voti a favore, 40 contrari e 24 astensioni, il Parlamento europeo ha dato il via libera ad una serie di norme volta a creare una maggiore concorrenza tra gli operatori del settore delle telecomunicazioni, all’interno dell’Ue.
Nel pacchetto è prevista inoltre l’istituzione di un organismo chiamato “Berec” (Body of European regulators for electronic communications), con sede a Bruxelles, che garantirà anche una superiore protezione dei dati personali in rete.
La parte più controversa del provvedimento è stata quella relativa alla bocciatura sostanziale dell’Hadopi francese e di tutte le analoghe iniziative di “disconnessione forzata previo avvertimento”. Un sistema che prevede l’interruzione dell’erogazione del servizio di connettività ad internet per gli utenti che scaricano da Interner file protetti dal diritto d’autore, anche senza l?autorizzazione di un magistrato.
L?ultima stesura del testo approvato a Bruxelles stabilisce invece che ogni provvedimento di limitazione dell?accesso al web “può essere imposto soltanto se appropriato, proporzionato e necessario nel contesto di una società democratica”, e sulla base di “una procedura preliminare equa e imparziale”. I presunti trasgressori destinatari di tale provvedimento, inoltre, dovranno essere ascoltati dai magistrati sulla base della “presunzione d?innocenza”. E ogni caso dovrà essere basato sul “diritto a un controllo giurisdizionale efficace e tempestivo”.
Altre buone notizie in conseguenza dell’approvazione del pacchetto sono: la cosiddetta “separazione funzionale“, che consente agli operatori di telecomunicazioni dominanti sul mercato di creare entità commerciali separate così da incrementare la concorrenza; la possibilità di cambiare gestore di tlc entro un giorno lavorativo mantenendo il proprio numero telefonico; norme più stringenti sulle violazioni della sicurezza e una maggiore tutela della privacy.
I 27 membri dell?Unione europea hanno ora 18 mesi per recepire i precetti del Pacchetto Telecom nella propria legislazione.