Il ministro per l’Innovazione e la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta aveva lanciato la promessa di far accedere ad Internet tutti gli italiani ad una velocità minima di 2Mbps entro il 2010.
Webnews, portale di notizie e approfondimenti legati al mondo dell’ICT, nella sua sezione “business” ha riportato l’intervista in cui il responsabile editoriale Giacomo Dotta, ha chiesto al ministro una conferma di quanto annunciato pochi giorni fa.
Brunetta non solo ha ribadito l’impegno, ma ha aggiunto che «il programma di governo sulla diffusione della banda larga non si ferma qui» e prevede di estendere l’attuale copertura in fibra ottica, offrendo al 95,6% della popolazione italiana un servizio sino a 20 Mbps.
Secondo il ministro, le risorse per raggiungere questo obiettivo ci sono già e saranno rese disponibili per l’avvio dei cantieri, anche se è importante che «ognuno faccia la sua parte». Il riferimento è allo stimolo della domanda e al digital divide culturale, che Brunetta vuole risolvere «portando i Pc dove non sono ancora arrivati».
Nell’intervista viene posta al ministro anche la questione del ripristino del ministero delle Telecomunicazioni a cui affidare le competenze che ora sono suddivise tra ministero per lo Sviluppo Economico e ministero per la Pubblica Amministrazione e Innovazione.
La risposta è in pieno “stile Brunetta” poiché il ministro vuole evitare riorganizzazioni che comportino costi e perdite di efficienza difficili da recuperare, mentre è più favorevole ad una cooperazione tra le amministrazioni, attuabile fin da subito. Anzi, conclude il ministro, «la cooperazione che è in atto tra il ministero della PA e il Dipartimento delle telecomunicazioni testimonia come le Pubbliche amministrazioni possano facilmente lavorare assieme senza conflittualità e gelosie».