Inaugurato venerdì 2 ottobre a Milano, il comitato tecnico europeo contro la pedopornografia online è dedicato alle individuazioni delle linee guida per il contrasto efficace della pedofilia e della pornografia online, ma anche e più in generale, dei crimini informatici.
La composizione del comitato vede all’opera magistrati, accademici, investigatori che collaborano con le polizie telematiche di diversi paesi europei e alcune delle principali Ong. I soggetti coinvolti lavoreranno per giungere alla stesura di una “carta europea” dei principi comuni dell?informatica forense.
L’iniziativa, nata dall?accordo tra l’organizzazione internazionale degli informatici forensi e dei cyber-investigatori (Iisfa) e Telefono Arcobaleno, nota associazione internazionale dedita al contrasto della pedofilia online, ha presto interessato gli investigatori di Francia, Germania, Romania, Finlandia, Austria, Malta, Cipro, Portogallo, Svizzera e Italia, le università e i laboratori di ricerca, pertanto si è ora definito lo scopo del comitato allargandolo al contrasto di diversi reati online.
«Un’ombra informatica ci segue per tutta la nostra vita – ha spiegato Gerardo Costabile, presidente Iisfa in una nota – ed è quell?ombra che serve ai cyber-investigatori per identificare i responsabili di un crimine informatico». Nei suoi 13 anni di attività, Telefono Arcobaleno ha rilevato 245.991 siti pedofili, 44.000 dei quali a pagamento e 243.556 dei quali oscurati dopo l’intervento di Telefono Arcobaleno, per un volume d’affari complessivamente stimato in oltre 22 miliardi di dollari.
L’età delle vittime, sottolinea ancora Telefono Arcobaleno, negli anni si sta abbassando progressivamente: si tratta il più delle volte di vittime con meno di nove anni di età.