Il manifesto del giornalismo ai tempi di Internet

di Lorenzo Gennari

10 Settembre 2009 15:30

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Roberto Cassinelli, deputato del PdL e membro dell'Intergruppo Parlamentare 2.0, rilancia l'iniziativa dei blogger tedeschi sul giusto approccio che il giornalismo dovremme mantenere con la rete

Roberto Cassinelli, già autore di diverse proposte politiche di salvaguardia della libertà della rete, lancia dal suo blog e da Facebook, la proposta di sottoscrizione del “manifesto del giornalismo ai tempi di internet“. L’idea, come lui stesso apprende dalle pagine online del Corriere.it, è di 15 blogger tedeschi, ma può benissimo essere estesa a tutti coloro che contribuiscono alla produzione di contenuti giornalistici su Internet di qualunque nazionalità.

Cassinelli si è già impegnato ad inviare il manifesto a tutti i colleghi parlamentari chiedendo loro di sottoscriverlo tanto che, nel suo ultimo post, commenta: «dopo la nascita dell’Intergruppo Parlamentare 2.0, un’ampia e trasversale sottoscrizione di deputati e senatori sarebbe un importante segnale della nuova considerazione che le Istituzioni italiane stanno riservando alla rete».

Il manifesto sostiene, in primis, che Internet sia un mezzo di comunicazione molto differente rispetto agli altri media. Pertanto, si legge nella traduzione proposta nel blog del deputato, “chi vuol lavorare nel campo dell’informazione deve adattare i propri metodi di lavoro alla realtà tecnologica di oggi invece di ignorare e contestare il mondo multimediale. Bisogna produrre prodotti giornalistici nuovi e migliori.

Inoltre afferma che “Internet è la nostra società e la nostra società è internet”. In sostanza Wikipedia, YouTube e i social network sono diventati una parte della vita quotidiana per la maggioranza delle persone nel mondo occidentale.

C’è poi la proclamazione dell’inviolabilità della libertà di Internet, che viene considerata indispensabile affinchè il mezzo possa dare la possibilità di scelta all’utente del suo modo di informarsi. Il manifesto prosegue con la correlazione tra la politica e Internet, che viene indicato come nuova sede per il dibattito politico.

Nel manifesto (in tutto 17 punti essenziali) c’è anche un accenno al diritto d’autore “che deve diventare un dovere civico su Internet, ma ci deve essere reciproco rispetto”. Il sistema del copyright, in sostanza, deve adattarsi ai nuovi modelli di distribuzione e non chiudersi nei meccanismi di approvvigionamento del passato.

Nei primi commenti sul blog di Cassinelli, il deputato, rispondendo ad un lettore in relazione proprio alla questione del diritto d’autore, dichiara di aver già pronta una proposta di legge che va proprio in questa direzione, nella fattispecie vorrebbe dare la possibilità di derogare il copyright per finalità educative, formative e di ricerca.