Oltre 16 milioni di testi, appartenenti al patrimonio culturale italiano, potrebbero essere digitalizzati da Google Books. Sembra, infatti, molto vicino l’accordo tra il Ministero dei Beni Culturali e Google. Che si dice pronta ad affrontare un progetto a dir poco ambizioso.
Dopo la Francia, dunque anche il nostro Paese si dice pronto ad accettare un’offerta da parte del colosso americano.
«Il progetto è di prendere lo sterminato patrimonio delle quarantasette biblioteche gestiste dal ministero – fra cui ci sono le due biblioteche nazionali, quella di Roma e quella di Firenze – e di metterlo in Rete», ha commentato Mario Resca, direttore generale per la Valorizzazione del patrimonio culturale del Ministero per i beni e le Attività Culturali.
Queste le motivazioni: «prima: digitalizzare e diffondere nel mondo questo enorme tesoro italiano. Seconda: poterlo conservare; l’alluvione di Firenze, per fare un esempio, provocò la distruzione di testi preziosi e ora perderemmo ancora quei gioielli, ma non il loro contenuto. Terza: promuovere la conoscenza, renderla accessibile a tutti; è anche un fatto di democrazia», ha proseguito Resca.
Certo, il tutto dovrà avvenire nel rispetto dei diritti d’autore. «Siamo interessati ad ogni iniziativa che conserva e valorizza i beni culturali e librari, ma solo nel rispetto del diritto d’autore», ha commentato infatti il presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE), Marco Polillo.