Greenpeace, online l’ecoguida hi-tech

di Lorenzo Gennari

1 Luglio 2009 16:30

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Online da oggi la dodicesima edizione dell?Ecoguida ai prodotti hi-tech di Greenpeace. Nokia resiste, scivola Sony

Quindici multinazionali dell’elettronica hanno accettato di fornire informazioni sui prodotti “più amici dell’ambiente”, fra cui Acer, Dell, Fujitsu Siemens, Hewlett Packard, Lenovo, LG Electronics, Motorola, Nokia, Panasonic, RIM/Blackberry, Sharp, Samsung, Sony, Sony Ericsson e Toshiba.

Dai dati e dai test effettuati sui prodotti inviati a Greenpeace, è stato possibile valutare i progressi compiuti in questo ultimo anno dalle aziende tecnologiche. Sono stati presi in esame cinquanta nuovi prodotti, tra cellulari e smartphone, televisioni, computer, notebook, desktop e game console, in relazione a diversi criteri: sostituzione di sostanze tossiche, efficienza energetica, durata del prodotto, energia usata in fase di produzione, e innovazione.

Particolare attenzione è stata data ai cosidetti “RAEE“, ovvero i rifiuti derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, che rappresentano la tipologia di rifiuti pericolosi in più rapida crescita a livello globale. La classifica verde del settore industriale di punta che Greenpeace stila ormai da tre anni valuta sia i processi di produzione che quelli per l’eliminazione di sostanze tossiche, per l?impegno al riciclo dei prodotti usati e, sempre di più, la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.

Confrontando la classifica precedente con quella attuale, si scopre che Nokia resiste al primo posto con 7,4 punti su 10, ma Samsung e Sony Ericsson, al secondo e terzo posto con 7,1 e 6,5 punti hanno recuperato posizioni. Anche LG Electronics, Toshiba e Motorola migliorano il loro punteggio mentre, specialmente dal punto di vista del riciclo del materiale dismesso, non ci sono buone notizie per Hewlett Packard (HP) e Dell, che pagano pegno per non aver tenuto fede alla promessa di eliminare PVC (polivinilcloruro) e BFRs (ritardanti di fiamma bromurati) entro il 2009.

La ricerca di Greenpeace mostra che l?industria Hi-tech continua a compiere progressi verso un’elettronica verde, mettendo in commercio prodotti con impatti ambientali ridotti. Anche se l?indagine condotta non ha di nuovo designato un vincitore assoluto, i punteggi assegnati quest’anno, a differenza della primissima edizione, sono più alti e vicini tra loro, suggerendo che la sfida per rendere i prodotti verdi è oggi più competitiva.