In passato c’era stata la denuncia, a fatti compiuti, di alcuni programmi televisivi come “Le Iene” o “Striscia la notizia”, ma per questa tornata di elezioni c’è chi ha giocato d’anticipo. Si tratta dei cittadini romani che, nei giorni della campagna elettorale, hanno fotografato le prove del reato, pubblicandole sul sito di giornalismo partecipativo “Fai Notizia?.
Grazie all’impegno dei radicali Mario Staderini, candidato alle europee con la lista Pannella-Bonino e Diego Galli, direttore del sito Fainotizia.it, che hanno creato su Internet uno spazio dove poter pubblicare foto e video dei manifesti abusivi, si sono progressivamente attivati anche i cittadini di tutti quei comuni e province interessati dalle elezioni amministrative.
L’iniziativa dei radicali, da anni costretti a non affiggere manifesti per non partecipare allo scempio, ha poi innescato una reazione a catena che ha avuto come esito il replicarsi dell’idea su blog e network d’informazione. Su Facebook sono nati ben tre gruppi per dire “no” ai manifesti abusivi e anche sui YouTube ci sono ormai carrellate di video di denuncia del fenomeno.
Alessandro Marchetti, vigile urbano e segretario del Sulpm (Sindacato unitario lavoratori polizia municipale), ha però ricordato che «può essere sanzionato solo chi materialmente affigge i manifesti selvaggi. Facciamo tante multe, qualche volta ci scappa la denuncia, ma poi la normativa prevede una specie di condono e in realtà, queste multe non le paga nessuno».
L’indagine intanto ha consentito di elaborare una mappa del “cartellone selvaggio” a Roma, utilizzando più di mille fotografie inviate via internet al sito Fainotizia: dalle vie del centro storico fino alle strade di periferia e poi cabine telefoniche, saracinesche, vetrine di negozi. Sul campione fotografico raccolto dai Radicali emerge come siano attribuibili al Pd 441 manifesti selvaggi, 402 al Pdl, La Destra 107, Sinistra e Libertà 70, Udc 29, Italia dei valori 4 e Rifondazione con 4.
I vantaggi ottenuti dalla campagna preventiva anti abusivismo via web, la prima con l’aiuto dei cittadini – fa notare Staderini – sono quelli delle defissioni anticipate dei manifesti abusivi da parte delle squadre del decoro urbano e del possibile dialogo ancora aperto con il Procuratore Capo della Repubblica, dott. Giovanni Ferrara, per interrompere l’ennesimo attentato ai diritti civili e politici dei cittadini.