Digit@Pa: è questo il nome della nuova struttura a carattere tecnico-scientifico che farà chiudere definitivamente i battenti al Cnipa. La notizia è contenuta in un regolamento che il ministro per l?Innovazione e la PA Renato Brunetta ha inviato, lo scorso 3 marzo, al titolare dell?Economia Giulio Tremonti, al ministro per l?Attuazione del programma Gianfranco Rotondi e a quello per la semplificazione normativa Roberto Calderoli. Ministeri che, a vario titolo, sono coinvolti nell’iter del provvedimento.
La nuova struttura nascerà sulle ceneri del Cnipa, il Centro per l’informatica nella pubblica amministrazione. Le caratteristiche sono delineate attraverso 22 articoli, due tabelle e una relazione illustrativa. Oltre ad ereditare le funzioni del Cnipa stesso, Digit@PA potrà anche rivendere servizi informatici sul mercato. Il gruppo di persone coinvolte nel lavoro dell’organo informatico dovrebbe contare, a regime, 160 dipendenti di cui 80 in qualità di personale di ruolo, 50 esperti (esterni alla pubblica amministrazione) e 30 distaccati.
Per la presidenza i nomi più gettonati sono quello di Fabio Pistella, attuale numero uno del Cnipa, e Davide Giacalone (già consulente del ministro Brunetta). Digit@PA gestirà la somma di 1.380 milioni spalmati nel corso della legislatura, che dovrebbero finanziare 80 progetti e snellire le procedure burocratiche, coinvolgendo il mondo della scuola, della sanità e delle imprese. Il rinnovamento riguarderà anche il Formez e la Scuola superiore della Pa.
Uno degli obiettivi della nuova struttura sarà quello dello snellimento delle pratiche burocratiche attraverso l’utilizzo dell’informatizzazione dei servizi. Ad esempio, l’ambizioso progetto di conversione del servizio sanitario pubblico in un servizio totalmente informatizzato sarà in grado, secondo Brunetta, di far risparmiare alle casse dello stato 30 miliardi di euro l?anno. Cartelle cliniche, certificati di malattia e prescrizioni farmaceutiche saranno in formato digitale, così come le pagelle e i registri scolastici, le notizie di reato e gli atti processuali, al fine di accorciare i tempi della giustizia.
Del pacchetto fanno parte anche il passaporto elettronico e le cosiddette “Reti amiche on the job” oltre al rilancio della posta elettronica certificata.