Cooperazione territoriale, tra Mezzogiorno ed Europa: il progetto T.R.E.

di Francesca Mancuso

13 Marzo 2009 14:00

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Volto allo sviluppo di politiche di cooperazione territoriale, il progetto finanziato dal Formez è giutno alla messa in atto del suo terzo obiettivo

Il
Progetto T.R.E.
, “Territori in Rete per l’Europa”, è un’ìniziativa volta alla promozione della cooperazione internazionale e delle politiche integrate a livello europeo, per mettere in condivisione online informazioni e buoni esempi di cui tener conto nella programmazione delle attività amministrative. È finanziata dal Formez ed attuata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Altro obiettivo chiave oggi in atto è contribuire al rafforzamento delle capacità amministrative della dirigenza pubblica delle Regioni e degli Enti Locali del Mezzogiorno, soprattutto nell’ambito della programmazione e della gestione di fondi comunitari. Questa seconda fase, che si svolgerà nel periodo 2007-2013, si articola in 3 obiettivi, di cui l’ultimo, l’Obiettivo 3, è appena stato introdotto.

L’obiettivo 3

I principi alla base di tale obiettivo riguardano vari ambiti, tra cui la promozione di iniziative congiunte locali e regionali per lo sviluppo territoriale integrato e connesse alle priorità comunitarie, lo scambio di esperienze a livello interregionale e internazionale, la realizzazione doi progetti innovativi e sostenibili supportati e presonalizzati dalle amministrazioni locali, e infine l’integrazione dei programm di cooperazione e la politica europea di vicinato.

Tra gli esempi concreti di attuazione del progetto riguardo all’ultimo obiettivo, le regioni hanno previsto programmi di sviluppo urbano che hanno visto, in alcuni casi, l’introduzione di strumenti dedicati all’intervento nelle aree interne e marginali, mentre in altri l’attenzione è stata rivolta a progetti su specifici settori (turismo e valorizzazione dei beni ambientali e culturali).

Un altro esempio recente di azione territorializzata riguarda la Campania, che per la zona costiera del Cilento, ha avanzato alcune proposte sullo sviluppo sostenibile e sulla tutela dell’area e del mare, attraverso unapià mirata specializzazione nell’uso e nello sfruttamento delle infrastrutture portuali esistenti.