Sempre più usato dai giovani, il web sta tuttavia diventando un canale attraverso cui transitano sempre più spesso minacce e abusi. A dimostrarlo è una ricerca promossa da Microsoft, in collaborazione con Save the Children, in occasione del Safer Internet Day 2009, svoltosi lo scorso 10 febbraio. La manifestazione, promossa dall’Unione Europea, è stata istituita con l’obiettivo di riunire le forze pubbliche e private di ciascun Paese europeo per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo all’uso responsabile e sicuro delle nuove tecnologie tra i giovani.
Tale ricerca, svolta tra ragazzi di età compresa tra i 14 e i 18 anni, ha mostrato dati allarmanti. Il 61% degli adolescenti italiani dedica la maggior parte del proprio tempo all’utilizzo di programmi di instant messaging, e il 41% ai social network. Solo l’8% dei teenager italiani inoltre, ritiene che i coetanei rispettino sempre la privacy online degli altri utenti, sebbene il 58% sia consapevole dei rischi connessi all’utilizzo di Internet. A ciò va aggiunto che solo il 10% di essi ha ammesso di essere stato vittima di atti di bullismo.
I genitori, in tal senso, non hanno un ruolo attivo nel controllo dei figli. Quasi la metà (49%) dei giovani italiani, infatti, utilizza Internet senza alcun tipo di supervisione da parte dei genitori. In Europa, i dati degli altri Paesi non sono incoraggianti: gli adolescenti inglesi non controllati dagli adulti sarebbero infatti il 66%, insieme ai portoghesi (67%). Più accorti i Norvegesi (28%) e gli Spagnoli (21%).