Un progettista americano John Pederson ha realizzato un nuovo sistema di diffusione di broadband che utilizza “Led luminosi”. Ancora in fase di sperimentazione, questo tipo di trasmissione potrebbe in futuro sostituire le onde elettromagnetiche della tecnologia WiFi.
Alla base dell’ambizioso progetto americano c’è una sorgente che codifica il flusso di informazioni in una sequenza di variazioni di luce; poi un ricevitore denominato LVX System decodifica i dati fornendo la connessione ad Internet ad una velocità fino ad otto volte superiore a quelle di un comune cavo Lan.
Ma le potenzialità dell’innovativa forma di connessione non risiedono esclusivamente nella velocità: innanzitutto l’assenza di cavi garantirebbe spese infrastrutturali notevolmente inferiori rispetto alla fibra ottica, in secondo luogo l’impiego della luce come canale trasmissivo eliminerebbe il problema delle interferenze e ridurrebbe l’inquinamento elettromagnetico.
Dopo aver effettuato con successo il primo test del sistema LVX nella scuola superiore di Saint Cloud nel Minnesota, Pederson si è messo alla ricerca di possibili investitori interessati a proporre la versione commerciale. Forse ci vorrà ancora qualche anno prima che questa tecnologia rappresenti una reale alternativa al WiFi, ma è innegabile che la connessione ad Internet abbia un futuro davvero luminoso.